14: Dedalo e Icaro

Titolo dell'opera: Sarcofago di Icaro

Autore:

Datazione: metà del II sec. d.C.

Collocazione: Messina, Museo regionale

Committenza:

Tipologia: sarcofago marmoreo

Tecnica:

Soggetto principale:

Soggetto secondario:

Personaggi: Icaro, Dedalo, Moira, Apollo, Minerva o la personificazione dell’Arte, due figure femminili, un dio non identificato.

Attributi: ali (Icaro), scalpello (Dedalo), ramo di alloro (Apollo)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: De Franciscis A., ad vocem “Icaro” in Enciclopedia dell’arte antica, classica e orientale, Roma 1961, vol. IV, p. 82-83; Sichtermann H.- Koch G., Griechische Mythen auf römischen sarkophagen, Tübingen 1975, pp. 26-27, tav. 31-32.2; Berard C.- Hofstetter M., Dédale et Icare: tradition ou renouveau?, in Actes du V Colloque international sur les bronzes antiques Lausanne mai 1978, Losanna 1979, pp. 121-126; Nyenhuis J.E., ad vocem “Daidalos et Ikaros” in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (LIMC), Artemis, Zurigo-Monaco 1986, vol. III, tomo I, p. 318; Tusa V., I sarcofagi romani in Sicilia, Roma 1995, p. 39, tav. LII.

Annotazioni redazionali: lo stato di conservazione di questo sarcofago è discreto, è spezzato nella metà destra. Sembra abbozzato, alcune figure non hanno ricevuto una levigatura finale. Sono rappresentate quattro scene del mito. La prima raffigura Dedalo che costruisce le ali, vestito della sola exomis, con uno strumento appuntito utile per scalpellare l’ala appoggiata su uno sgabello, dietro l’artigiano è presente una figura femminile mentre sostiene il braccio di Dedalo che potrebbe essere identificata con Minerva o con la personificazione dell’Arte. Nella seconda scena è presente una figura femminile seminuda con le ali sulla testa seduta su una roccia, forse una Moira, che attacca le ali ad Icaro. Più a destra segue una figura maschile più piccola nelle proporzioni delle altre, in nudità eroica, tiene una clamide con il braccio sinistro e un ramo di alloro con la mano destra: è Apollo. La terza scena vede protagonista il solo Icaro con le ali attaccate che si libra in aria. L’ultima scena rappresenta la tragedia ormai avvenuta, Icaro è disteso morto su una roccia con un’ala ancora vicino a lui. Sopra ad una nuvola è sdraiata una divinità barbuta col petto nudo; a sinistra del corpo di Icaro, una figura femminile sembra che legga un rotolo. Indossa un copricapo bizzarro simile a quello della donna che nella prima scena attacca le ali ad Icaro. Dedalo qui non è rappresentato come solitamente lo ritroviamo con la barba, la figura imberbe la si può riconoscere solo grazie al lavoro che questa fa ovvero la costruzione dell’ala; inoltre indossa la tunica corta degli artigiani. Il mito di Icaro non è rappresentato spesso nei sarcofagi, sicuramente questa risulta essere una novità stilistica dato che nessun altro sarcofago ritrovato presenta tutto il mito così narrato.

Daphne Piras