11: Dedalo e Icaro

Titolo dell'opera: Dedalo mette le ali a Icaro

Autore:

Datazione: periodo imperiale

Collocazione: Napoli, Museo Nazionale

Committenza:

Tipologia: cammeo in sardonice

Tecnica:

Soggetto principale: Dedalo mette le ali a Icaro

Soggetto secondario: Artemide osserva

Personaggi: Dedalo, Icaro, Artemide, Pasiphae

Attributi: ali (Icaro), stivali da cacciatrice (Artemide)

Contesto: all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Lippold G., Gemmen und kameen des altertums und der neuzeit, Stuttgart 1922?, p. 48, 175; Wester U.- Simon E., Die reliefmedaillons im hofe des Palazzo Medici zu Florez, in Jahrbuch der Berliner Museen, 1965, fasc. 1, pp. 15-91; Richter G.M.A, The engraved gems of the Greeks, Etruscan and Romans, London 1971, tomo II, p. 70, n. 330; Hampe R., Daedalus und Icarus auf spätrömischer sigillatakanne, in Mansel’e Armağan, Ankara 1974, vol. I, pp. 25-30; Nyenhuis J.E., ad vocem “Daidalos et Ikaros” in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (LIMC), Artemis, Zurigo-Monaco 1986, vol. III, tomo I, p. 317; Kilinski II K., Brueghel on Icarus: Inversions of the Fall, in Zeitschrift für Kunstgeschichte, 67, München 2004, pp. 91-114.

Annotazioni redazionali: Dedalo prepara Icaro per il volo. Icaro si trova su un alto podio. Vicino Dedalo una donna con chitone e mantello potrebbe essere identificata in Pasiphae, nella mano sinistra un martello mentre con la destra solleva l’ala di Icaro. Dalla parte opposta Artemide, seduta su una roccia, tiene un’asta e indossa un chitone e gli stivali da cacciatrice. Icaro è rappresentato secondo modelli classici in contrasto con la figura gretta del padre. Hampe sostiene che le due figure femminili non siano Artemide  e Pasiphae bensì rispettivamente la personificazione di Creta e Neukrate, schiava di Minosse e madre di Icaro secondo il racconto di Apollodoro. Sulla base del podio dove è assiso Icaro, sono state incise delle lettere LAR. MED. che stanno per Lorenzo Medici. Questo cammeo è stato preso a modello per un medaglione in marmo collocato nella corte di Palazzo Medici-Riccardi di Firenze.

Daphne Piras