Titolo dell’opera: Cefalo e Procri
Autore: Bernard Salomon
Datazione: 1557
Collocazione: La Metamorphose d’Ovide figurèe,Lione 1557
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: Procri si presenta di fronte a Cefalo con dei doni
Soggetto secondario:
Personaggi: Cefalo, Procri
Attributi: lancia, cane (Cefalo); lancia, cani (Procri)
Contesto: scena all’aperto
Precedenti:
Derivazioni: Virgil Solis, Cefalo e Procri, in P. Ovidii Nasonis Metamorphoses, Lione 1563; Gabriele Simeoni, Cefalo divenuto geloso di Procri sua moglie, in La vita et metamorfoseo d'Ovidio figurato et abbreviato in forma d'epigrammi, Lione 1559 (http://etext.virginia.edu/latin/ovid/vasim1584/small/0118.jpg)
Immagini: http://etext.virginia.edu/latin/ovid/vasal1557/0106_f7r.html
Bibliografia: Guthmüller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997, pp. 213-214; Sharrat P., Bernard Salomon illustrateur lyonnais, Librairie Droz, Ginevra 2005
Annotazioni redazionali: si tratta del secondo foglio dedicato da Salomon al mito di Cefalo e Procri. Il mito racconta che Cefalo, spinto dalla gelosa Aurora, si presentò da Procri sotto mentite spoglie e con un dono prezioso per mettere alla prova la fedeltà dell’amata, che cadde nel tranello ordito dalla dea. Di fronte a questo fatto i due si separarono; dopo qualche tempo e dopo essere stata nel seguito di Diana, Procri si ripresentò di fronte a Cefalo dispiaciuta per l’accaduto, portandogli in dono un cane da caccia, Lelapo, e una lancia, entrambi infallibili. È proprio questo il momento raffigurato da Bernard Salomon, che ambienta la scena all’aperto, con delle mura diroccate sullo sfondo. Per la prima volta si incentra l’attenzione sull’episodio della riconciliazione tra Cefalo e Procri; tale scelta verrà in seguito ripresa anche da Antonio Tempesta (Cfr. scheda opera 40) e in alcuni dipinti di Lorrain (Cfr. scheda opera 47 e scheda opera 53). Per una trattazione generale sul ciclo di illustrazioni di Bernard Salomon si rimanda alla scheda opera 30.
Roberta Talone
