Titolo dell’opera: Cefalo rapito da Aurora
Autore: Pittore di Codrus
Datazione: 440 a.C.
Collocazione: Berlino, Staatliche Museum (proveniente da Tarquinia)
Committenza:
Tipologia: vaso attico (coppa; h. 12 cm, diam. 31.2 cm)
Tecnica: pittura a figure rosse
Soggetto principale: Aurora rapisce Cefalo
Soggetto secondario:
Personaggi: Aurora, Cefalo
Attributi: ali (Aurora)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/image?lookup=1992.07.0304
Bibliografia: Beazley J.D., Attic red-figure vase-painters, Hacker art books, New York 1984, vol. II, p. 1268, n. 2; Weiss C., ad vocem “Eos”, in Lexicon Iconographicum Mytologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, vol. III, 1, p. 768, n. 274
Annotazioni redazionali: in questa coppa è rappresentato ilrapimento di Cefalo da parte di Aurora, iconografia più rara rispetto a quella che illustra il momento immediatamente precedente del mito, quello dell’inseguimento (Cfr. scheda opera 03). La donna alata tiene tra le braccia un giovane, avanza verso destra e si volta guardandosi indietro, quasi ripetendo la posizione propria di Cefalo nell’iconografia dell’inseguimento. Come già visto nel caso delle raffigurazioni del momento precedente, anche in questo caso questa stessa iconografia viene sfruttata per raffigurare due miti che evidentemente presentavano delle affinità piuttosto chiare: il rapimento di Cefalo e quello di Titone, futuro sposo della dea. Come già osservato, nella maggior parte dei casi l’elemento discriminante per il riconoscimento del soggetto è la presenza di attributi che consentano di distinguere Cefalo da Titone (in generale una ancia e/o un cane nel caso del primo, una lira per il secondo). Nel caso di questa coppa conservata a Berlino, invece, sono presenti delle iscrizioni che non lasciano dubbi circa l’identificazione del soggetto: al di sopra del gruppo troviamo HEAS, Aurora, sotto l’ala destra della dea KEFALOS, Cefalo (http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/image?lookup=Perseus:image:1992.07.0307).
Roberta Talone