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1559

GABRIELE SIMEONI, La vita et metamorfoseo d'Ovidio figurato et abbreviato in forma d'epigrammi, a Lione, per Giovanni di Tornes, Typographo Regio, 1559, 94-96

 

94. "L'Aurora innamorata di Cefalo"

Cefalo, uso per tempo andare a caccia,

Mentre ferisce hor una, hor altra belva,

Della vermiglia Aurora il cuore allaccia,

Ch'il giovan piglia, & seco si rinselva.

Ei, ch'ama & chiama Procri, la discaccia,

Et quanto amava, odia la folta selva,

Ond'ella, che rimedio altro non trova,

Và dice ingrato, & fa di Procri prova?

 

95. "Cefalo divenuto geloso di Procri sua moglie"

Fatto Cefal geloso, in forma strana

Tenta la moglie, che si piega all'oro.

Scoperto duolsi di sua fede vana,

Et l'uno e l'altro separati foro.

Ella (seguita un gran tempo Diana)

A lui ritorna, & fan pace tra loro,

Qual fu, ch'ella gli dona per segnale

Un leggier veltro, & un dardo fatale.

 

96. "Cefalo disavedutamente uccide la moglie"

Come monstrossi pria Cefal geloso,

Procri per l'aura sente hor maggior pena.

Così va ricercando il bosco ombroso

Di mal talento& di mestitia piena.

et mentre ha l'occhio intento, e'l corpo ascoso

Dove vano & mortal timor la mena,

Muove le frondi, Ei la riputa fiera,

et col dardo la uccide, & si dispera.