Titolo dell’opera: Storia di Niobe
Autore: Luca Cambiaso (1527-1585)
Datazione: 1578 ca.
Collocazione: Genova, Palazzo Lercari-Parodi
Committenza: Franco Lercari
Tipologia: dipinti
Tecnica: affresco
Soggetto principale: i figli di Niobe escono a cavallo da Tebe
Soggetto secondario:
Personaggi: Niobidi
Attributi:
Contesto: scena all’aperto fuori le mura della città
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Magnani L., Luca Cambiaso da Genova all’Escorial, Sagep, Genova 1995, pp. 235-237, 247-250; Parma E., La pittura in Ligura. Il Cinquecento, Banca Carige, Genova 1999, pp. 262-264; Cieri Via C., L’Arte delle metamorfosi, Lithos, Roma 2003, pp. 216-217
Annotazioni redazionali: dopo l’interruzione dei sacrifici, la dea adirata ottiene dai suoi figli la punizione adeguata per la rivale. Ma prima della scena conclusiva, posta nella volta, con l’eccidio dei figli di Niobe, viene ritagliato un momento mai rappresentato in precedenza ma sempre desunto da Ovidio. Scrive il poeta “Un campo pianeggiante e assai spazioso era presso le mura, battuto continuamente dai cavalli (…) Ivi, alcuni dei sette figli di Anfione montano forti cavalli e ne premono i fianchi ricoperti di porpora tiria e li guidano con briglie cariche d’oro” (vv. 218-223). La scena illustra bene i versi latini, infatti quasi tutti i Niobidi stanno uscendo dalle poderose mura di Tebe e si dirigono verso una pianura animata da varie figure. Tutti i figli montano cavalli riccamente bardati, come ugualmente sfarzose sono le armature che indossano. L’intonazione generale dell’affresco comunque rispecchia il gusto dell’epoca, mostrando un’elegante parata di cavalieri.
Dario Iacolina