29: Niobe

Titolo dell’opera: Strage dei figli di Niobe

Autore:

Datazione: 1541

Collocazione: San Pietroburgo, Ermitage

Committenza:

Tipologia: piatto

Tecnica: maiolica istoriata (d. 29 cm)

Soggetto principale: Apollo saetta in figli di Niobe mentre si esercitano a cavallo o a piedi

Soggetto secondario:

Personaggi: Apollo, sette Niobidi

Attributi: arco, freccia (Apollo)

Contesto: scena all’aperto con città sullo sfondo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Il secolo d’oro della maiolica. Ceramica italiana dei secoli XV-XVI dalla raccolta del Museo statale dell’Ermitage, a cura di Ivanova E., Electa, Milano 2003, p. 88

Annotazioni redazionali: il piatto dell’Ermitage fu realizzato ad Urbino o a Pesaro nel 1541, come prova l’iscrizione sul retro che indica anche il soggetto rappresentato: Li fioli de niobio / che fo saetato / d’ala luna 1541. Quest’ultimo riferimento alla luna non è del tutto chiaro in quanto sia nella maiolica che nelle fonti la morte di giovani figli di Niobe avviene per mano di Apollo, e non per quella di Diana. La scena mostra Apollo su di una nuvola nel momento in cui ha scagliato l’ultima freccia. Tutti i Niobidi giacciono feriti o già morti al suolo, mentre uno dei fratelli è stato colpito alla schiena durante la fuga. Il cavallo che con il suo corpo copre un Niobide, rendendo visibili solo le gambe di quest’ultimo, allude al testo ovidiano (Niofc26) nel quale si specifica come alcuni dei figli di Niobe fossero stati colti di sorpresa durante degli esercizi a cavallo. Ciononostante la descrizione dettagliata delle singole morti fatta da Ovidio viene tradotta nel piatto in una scena d’insieme dove le singole figure sono state dedotte da incisioni di Marcantonio Raimondi, raffiguranti personaggi in fuga o feriti (Ivanova, 2003). Sullo sfondo, al di là dei un fiume, si trova la città di Tebe.

Dario Iacolina