IV sec. d.C.
AUSONIO, Libro degli Epigrammi, 51
Testo tratto da: Opere di Decimo Magno Ausonio, a cura di A. Pastorino, Unione tipografico-editrice torinese, Torino 1971, p. 799
Su una statua di marmo di Niobe
Vivevo: son diventata pietra, e poi, per mano di Prassitele, sono di nuovo in vita, io, Niobe. La mano dell’artista mi ha reso tutto, salvo la ragione, che avevo perduto, quando recai offesa agli dèi.