Fine I sec. a.C.
PARTENIO DI NICEA, Amori infelici, XXXIII
Testo tratto da: Partenio di Nicea, Amori infelici, alle radici del romanzo, a cura di G. Schilardi, presentazione di G. Cerri, Argo, Lecce 1993, p. 125
Assaone
[Ne parla Xanto nei Fatti di Lidia, Neante nel II libro e Simia Rodio]
La storia di Niobe da molti autori viene raccontata in modo diverso: dicono che non fosse figlia di Tantalo ma di Assaone e moglie di Filotto; che venne a disputa con Latona sulla bellezza dei figli e per questo fu punita nel modo seguente: Filotto fu dilaniato durante una caccia; Assaone, invece, preso da intensa passione per la figlia, voleva prenderla in moglie; ma siccome Niobe non acconsentiva, invitati i suoi figli a banchetto, li bruciò. Niobe, in seguito a questa sciagura, si gettò da una rupe altissima e Assaone, presa consapevolezza delle sue colpe si uccise.