37: Pallade e Aracne

Titolo dell'opera: Aracne e Minerva

Autore:

Datazione: 1585

Collocazione: Metamorfosi, Parigi 1585

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: Minerva e Aracne tessono ciascuna la propria tela

Soggetto secondario: sullo sfondo, Minerva trasforma Aracne, impiccata, in un ragno

Personaggi: Aracne, Minerva

Attributi: telaio, ragnatela, cappio (Aracne); elmo (Minerva)

Contesto: interno

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Angulo Iñiguez D., Las Hilanderas. Sobre la iconografia de Aracne, in “Archivio Español de Arte”, XXV, 1952, pp. 67-84.

Annotazioni redazionali: in questa illustrazione dell’edizione delle Metamorfosi stampata a Parigi nel 1585 viene rappresentata in primo piano la contesa tessile tra Aracne e Minerva, sullo sfondo l’epilogo della vicenda con la metamorfosi di Aracne in ragno. L’anonimo incisore si è attenuto in entrambi i casi al testo ovidiano. La prima scena vede le due contendenti contrapposte, ciascuna impegnata a tessere con il proprio piccolo telaio sulle gambe. Scrive a tal proposito Ovidio: “Subito si sistemano una da una parte, l’altra dall’altra, e con gracile filo tendono ciascuna un ordito. (…) Lavorano tutte e due di lena, e liberate le spalle dalla veste muovono le braccia esperte, con tanto impegno che non sentono fatica.” (Met., VI, vv. 53-60). La scena sullo sfondo è l’unica tra tutte le rappresentazioni di questo particolare momento del mito a tradurre fedelmente in immagini le parole di Ovidio: vedendo Aracne impiccata, “Pàllade ne ebbe compassione e la sorresse, dicendo così: «Vivi pure, ma penzola, malvagia, e perché tu non stia tranquilla per il futuro, la stessa pena sia comminata alla tua stirpe e a tutti i tuoi discendenti!» Detto questo, prima di andarsene la spruzzò di succhi di erbe infernali (…)” (Met., VI, vv. 135-140). Sopra la testa di Aracne è visibile una grande ragnatela, a simbolizzare l’inizio della metamorfosi.

Chiara Mataloni