Titolo dell'opera: Aracne e Minerva
Autore: Giacomo Franco (1550-1620)
Datazione: 1584
Collocazione: Le Metamorfosi di Ovidio, ridotte da Giovanni Andrea dell’Anguillara in ottava rima, con le annotationi di M. Gioseppe Horologgi, et gli Argomenti et postille di M. Francesco Turchi, in questa nuova Impressione di vaghe figure adornate, Venetia, presso Bern. Giunti, MDLXXXIV, frontespizio del VI libro
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale:
Soggetto secondario:
Personaggi: Aracne, Minerva, Apollo, Diana, Niobe, figli di Niobe, Latona, i contadini della Licia, Marsia, Tereo, Progne, Filomela, Zete, Calai
Attributi: telaio, cappio, ragnatela (Aracne); elmo, armatura, lancia (Minerva); mezzaluna, arco, frecce (Diana); arco, frecce, Sole (Apollo); corona, figlio morto in grembo (Niobe); cavallo (figli di Niobe); due bambini, rane (Latona); testa da rana (contadini della Licia); zampe caprine, albero (Marsia); uccelli (Progne, Filomela); ali (Zete, Calai)
Contesto: scena all’aperto con due edifici, uno in primo piano, l’altro sullo sfondo
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Immagini degli dei. Mitologia e collezionismo fra '500 e '600, a cura di Cieri Via C., Leonardo Arte, Milano 1996, pp. 22-28, 292, Guthmuller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997, pp. 80-81, 125-143.
Annotazioni redazionali: la versione delle Metamorfosi di Giovanni Andrea dell’Anguillara viene pubblicata la prima volta a Venezia nel 1561. Solo nel 1584 l’opera viene arricchita da un elegante corredo iconografico, formato da 15 incisioni a piena pagina, una all’inizio di ogni canto. In questo frontespizio sono raffigurati i principali miti narrati nel VI canto: oltre a quello di Aracne e Minerva, troviamo Niobe (Met., VI, vv. 146-312) , Latona e i Licii (Met., VI, vv. 313-381), Apollo e Marsia (Met., VI, vv. 382-400), Tereo, Progne e Filamela (Met., VI, vv. 412-674), Zete e Cali (Met., VI, vv. 702-721). Tutti i vari personaggi sono identificati da delle iscrizioni. Il mito di Aracne e Minerva è raffigurato in primo piano a sinistra, all’interno di un edificio: Minerva, di spalle, sta colpendo Aracne, posizionata accanto al suo telaio. Sulla parete di fondo è visibile il prosieguo e l’esito della vicenda: sulla destra Aracne impiccata, a sinistra la stessa già trasformata in ragno.
Chiara Mataloni