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Titolo dell'opera: Aragne mutata da Minerva in ragnatelo
Autore: Gabriele Simeoni
Datazione: 1559
Collocazione: La vita et metamorfoseo d'Ovidio figurato et abbreviato in forma d'epigrammi da M. Gabriello Symeoni con altre stanze sopra gl'effetti della luna: il ritratto d'una fontana d'overnia: et un'apologia generale nella fine del libro dell'illustrissima signora duchessa di Valentinois a Lione, per Giovanni di Tornes, Typographo Regio, libro V, f. 88, n. 76
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: Minerva, in piedi, tiene in mano una spola con cui si avventa contro Aracne, che inizia a trasformarsi in un ragno
Soggetto secondario:
Personaggi: Aracne, Minerva
Attributi: telaio, ragnatela (Aracne); elmo, scudo, spola (Minerva)
Contesto: scena all’aperto con edificio classicheggiante e telaio
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.studiolo.org/BSProject/OVID%20METAM/images/00459-30-rg_a.jpg
Bibliografia: Guthmuller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997, pp. 216-218.
Annotazioni redazionali: l’opera di Simeoni è strettamente legata a La Métamorphose d’Ovide figurée di Bernard Salomon del 1557, da cui riprende non solo la divisione della pagina in inscriptio, pictura, subscriptio, ma anche l’apparato illustrativo, cui apporta delle piccole modifiche: elimina sei xilografie e ne aggiunge sedici. n questa xilografia, una di quelle inserite ex novo nell’edizione del 1559, viene raffigurato il momento della metamorfosi di Aracne in ragno La giovane, sulla destra, tende le braccia verso l’alto; le mani portano già i segni della trasformazione in ragno. Di fronte a lei è Minerva, raffigurata mentre sta per colpire Aracne con la spola che tiene in mano. Questo particolare si discosta dal testo ovidiano, dove si dice che Minerva trasforma Aracne in ragno dopo che questa si era impiccata, preferendo morire piuttosto che sopportare l’umiliazione di essere picchiata dalla dèa (Met., VI, vv. 129-145). D’altra parte, nel testo che si trova a commento di questa immagine (Arafr05) non si fanno riferimenti a questi dettagli, ma viene sottolineato semplicemente il motivo che ha causato l’ira divina (“Aragne con la sua dall’altra parte/ L’infamia à pena ha de gli Dei distesa”) e il destino di Aracne, che “Stà ne i muri sospesa e tessi sempre”. Questa immagine, così come quella di Antonio Tempesta (Cfr. scheda opera 39), è stata indicata da Svetlana Alpers tra i probabili modelli utilizzati da Rubens nel bozzetto da lui dedicato al mito di Aracne (Cfr. scheda opera 40).
Chiara Mataloni