12: Pallade e Aracne

Titolo dell'opera: Aracne

Autore: Maestro François (attribuito)

Datazione: 1470 ca.

Collocazione: New York, Public Library, manoscritto del Des Cleres et Nobles Femmes, anonima traduzione francese del De Mulieribus Claris di Boccaccio, Ms. Spencer 33, f. 17r

Committenza:

Tipologia: illustrazione

Tecnica: miniatura (8 x 13 mm)

Soggetto principale: Aracne lavora al telaio, osservata con ammirazione da alcuni uomini

Soggetto secondario: sullo sfondo Aracne impiccata ad una corda

Personaggi: Aracne, sei uomini

Attributi: cappio, telaio (Aracne)

Contesto: interno

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini:

Bibliografia: Bozzolo C., Manuscrits des traductions française d’ouvres de Boccace, XV siecle, Antenore, Parma 1973, pp. 23-25; 181-182; Branca V., Boccaccio visualizzato II: un primo elenco di codici illustrati di opere del Boccaccio, in “Studi sul Boccaccio”, XV, 1985-86, p. 135; Friedman R., Il codice Spencer 33 della Public Library di New York, in “Studi sul Boccaccio”, XX, 1991-92, pp. 3-17; Branca V., Boccaccio visualizzato: narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento, Einaudi, Torino 1999, vol. III, pp. 3-4; 11-13; 56-60.

Annotazioni redazionali: il De Mulieribus Claris fu tradotto in francese nel 1401; nei sedici manoscritti che conservano il Des Cleres et Nobles Femmes mancano sia la dedica che il proemio, per cui non si conosce il nome dell’autore di questa traduzione. La critica ha cercato più volte di attribuirla a Laurent de Premierfait, colui che con il De Casibus Virorum diede l’avvio alle traduzioni in francese dell’opera di Boccaccio; oggi questa ipotesi non viene più presa in considerazione. Il Manoscritto Spencer 33 contiene una versione rielaborata rispetto alla prima traduzione francese, per la quale è stato consultato l’originale testo latino. Le 76 miniature contenute nel codice sono tutte di dimensioni molto ridotte ed hanno la particolarità di raffigurare contemporaneamente più momenti dei vari episodi, riflettendo “in questo modo la complessa struttura narrativa del testo di Boccaccio nelle illustrazioni” (Branca 1999). In questa miniatura Aracne è raffigurata al telaio, intenta a tessere una tela il cui soggetto non è ben decifrabile. Nel suo articolo Spencer sostiene di poter distinguere nella parte inferiore della tela una scena con due amanti, sormontati da cartigli, e nella porzione superiore che deve ancora essere tessuta una donna con un cappello e una toga. Il lavoro di Aracne è ammirato da sei uomini abbigliati secondo il costume del tempo; quello in primo piano sulla destra è l’unico senza cappello e tiene in mano un bastone. La presenza degli uomini non trova un riscontro nelle fonti: in Ovidio, infatti, si parla di donne (Met. VI, 15, 45). Sullo sfondo, attraverso un’apertura sulla sinistra, è visibile un’altra stanza dov’è raffigurato il suicidio di Aracne, particolare su cui Boccaccio si sofferma a lungo.

Chiara Mataloni