Titolo dell'opera: Aracne e Minerva
Autore:
Datazione: XV sec.
Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, manoscritto di una traduzione francese delle Metamorfosi di Ovidio, Ms. français 137, f. 73v
Committenza:
Tipologia: illustrazione
Tecnica: miniatura
Soggetto principale: Aracne lavora al telaio sotto lo sguardo attento di Minerva
Soggetto secondario: sullo sfondo Minerva assiste alla metamorfosi di Aracne in ragno
Personaggi: Aracne, Minerva
Attributi: telaio, ragno, ragnatela (Aracne); ali (Minerva)
Contesto: edificio gotico-cortese con cortile
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://collecties.meermanno.nl/handschriften/showmanu?id=100005
Bibliografia: Vaglieri D., IV. Ostia, Scavi presso la porta e lungo la via principale, in “Notizie degli scavi di antichità comunicate alla R. Accademia dei Lincei”, 1910, pp. 229-231; Robb D.M., The iconography of the Annunciation in the fourteenth and fifteenth centuries, in “The Art Bulletin”, XVIII, 1936, 4, pp. 480-526; van Moé E.A., Les manuscrits a peintures a la Bibliothèque Nazionale, in “Archives et Bibliothèques”, 3, 1937-1938, pp. 161-169; Conciani F., ad vocem “Minerva alata” in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae (LIMC), Artemis, Zurigo-Monaco 1984, vol. II, tomo I, p. 1090; Keyes C.W., Minerva victrix? Note on the Winged Goddes of Ostia, in “American Journal of Archaeology”, 16, 1912, pp. 490-494; Meiggs R., Roman Ostia, Clarendon Press, Oxford 1973, pp. 64-67; Appiano Caprettini A., Lettura dell’Annunciazione fra semiotica e iconografia, Giappichelli Editore, Torino, 1979, pp. 57-66, 77-88; Saxl F., Continuità e variazione nel significato delle immagini, in La storia delle immagini, Laterza, Bari 1982, pp. 3-14; Bussagli M., Dal vento all’angelo, in Le ali di Dio: messaggeri e guerrieri alati tra Oriente e Occidente, a cura di Bussagli M. e D'Onofrio M., Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2000, pp. 33-35; Bussagli M., Gabriele, l'Angelo dell'Annunciazione, in Le ali di Dio: messaggeri e guerrieri alati tra Oriente e Occidente, a cura di Bussagli M. e D'Onofrio M., Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2000, pp. 148-151; Ferrari R., ad vocem “Annunciazione”, in Iconografia e Arte Cristiana, a cura di Cassanelli R. e Guerriero E., I dizionari di San Paolo, Torino 2004, pp. 116-118.
Annotazioni redazionali: in questa miniatura, conservata in un manoscritto contenente una traduzione in francese delle Metamorfosi di Ovidio, sono raffigurati due momenti del mito: in primo piano quello in cui Minerva compare di fronte ad Aracne ed accetta di gareggiare con lei (Met., VI, vv. 42-52), sullo sfondo la metamorfosi della giovane tessitrice in un ragno (Met., VI, vv. 136-145). Essa presenta delle particolarità: la prima cosa che balza agli occhi è il fatto che Minerva abbia le ali; la seconda è che nella scena in primo piano viene ripresa l’iconografia dell’Annunciazione. Sebbene non molto diffusa, la tipologia della Minerva alata è nota già in età imperiale: infatti, nel 1910, negli scavi di Ostia antica fu ritrovata una statua monumentale raffigurante una Minerva alata o, secondo altre interpretazioni, una Minerva Victrix. La critica ritiene che questa iconografia derivi da un’evoluzione di quella dell’Atena Nike: inizialmente raffigurata con in mano l'effigie della Nike alata pronta a spiccare il volo, in un secondo momento Atena viene raffigurata con gli attributi propri della Vittoria, le ali. Un altro argomento a favore di questa interpretazione è che nella miniatura in esame Minerva ha le ali chiuse nella scena in primo piano, dove deve ancora avvenire lo scontro con Aracne, mentre nell’episodio finale sullo sfondo le ali sono spiegate in segno di vittoria, proprio come nell’iconografia tradizionale della Nike. Per quanto riguarda la somiglianza con l’iconografia dell’Annunciazione non esistono fonti di alcun tipo che testimoniano un legame tra l’episodio narrato nel Vangelo di Luca (1, 26-38) e il mito ovidiano. La ripresa iconografica è però fuori dubbio: Minerva in piedi di fronte ad Aracne corrisponde all’Arcangelo Gabriele di fronte a Maria, e l’attributo delle ali rende ancora più evidente questa somiglianza. Aracne è seduta e sta filando: è raffigurata come Maria in alcune opere medievali, in cui ci si rifà a una notizia riportata nel Protovangelo di Giacomo, uno dei vangeli apocrifi, secondo cui la Madonna fu allevata nel tempio di Gerusalemme, dove filò e tessé per i sacerdoti:
"Ci fu un consiglio dei sacerdoti, e dissero: "Facciamo una tenda per il tempio del Signore". Il sacerdote disse: "Chiamatemi delle vergini senza macchia della tribù di David". I ministri andarono, cercarono, e trovarono sette vergini. Il sacerdote si ricordò della fanciulla Maria, dato che era della tribù di David e senza macchia davanti a DIo. I ministri andarono e la condussero: Le introdussero poi nel tempio del Signore, e il sacerdote disse: "Su, tirate a sorte che filerà l'oro, l'amianto, il bisso, la seta, il giacinto, lo scarlatto e la porpora genuina". A Maria toccò la porpora genuina e lo scarlatto: li prese e se ne ritornò a casa sua. In quel tempo Zaccaria diventò muto: fino a quando Zaccaria riparlò, il suo posto fu preso da Samuele. Maria preso lo scarlatto, lo filava."
Protovangelo di Giacomo, X, 1
Infine, la scena è ambientata nei pressi di un cortile, corrispondente nell’episodio religioso all’hortus conclusus, simbolo della verginità e della castità della Vergine.
Chiara Mataloni