06: Pallade e Aracne

Titolo dell'opera: Aracne al telaio

Autore:

Datazione: inizio XV sec.

Collocazione: Londra, British Library, manoscritto del De Claris Mulieribus di Boccaccio, Ms. Royal 20 C. V., f. 30v

Committenza:

Tipologia: illustrazione

Tecnica: miniatura (60 x 90 mm)

Soggetto principale: Aracne lavora al telaio

Soggetto secondario:

Personaggi: Aracne

Attributi: telaio, fuso (Aracne)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.imagesonline.bl.uk/britishlibrary/controller/textsearch?text=arachne&idx=1&start=0

Bibliografia:

Annotazioni redazionali: questa miniatura è probabilmente quella che meglio illustra il capitolo dedicato da Boccaccio ad Aracne. Infatti, nel De Mulieribus Claris non si fa che un breve accenno alla contesa con Minerva, mentre la prima parte del testo è interamente dedicata alla fama e al talento della giovane, che per prima “trovò l’uso del lino, e (…) pensò fare le reti” (Arafm10). Aracne è raffigurata al telaio, totalmente assorta dal suo lavoro; tiene nella mano sinistra un fuso, inventato – secondo Boccaccio – dal figlio Closter. Non si conosce l’origine di questo personaggio: non presente nella tradizione ovidiana del mito, viene citato la prima volta nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio (Arafc03). Nel raffigurare il mito di Aracne il miniatore non ha inserito alcun elemento narrativo come un’allusione al suicidio della giovane o alla sua successiva metamorfosi, mantenendosi così più vicino alla tradizione tramandata da Boccaccio che non a quella ovidiana.

Chiara Mataloni