Titolo dell'opera: Alkmene
Autore: il pittore della nascita di Dyoniso
Datazione: 400-390 a.C.
Collocazione: Taranto, Museo Archeologico Nazionale
Committenza:
Tipologia: vaso apulo
Tecnica: cratere apulo a figure rosse su fondo nero
Soggetto principale: Alkmene sopra una pira, a destra Anfitrione guarda un lampo, Ermes al centro
Soggetto secondario:
Personaggi: Alcmena, Anfitrione, Hermes, Eros
Attributi: fulmine(Giove); seduta sulla pira (Alcmena); ali (Hermes)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Trendall A.D., ad vocem Alkemene, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1987. vol. I, pp. 552-556; Trendal A.D., Webster T.B.L., Illustration of Geek Drama, Phaidon, Londra 1971; Cook A.B., Zeus, University Press, Cambridge 1940. vol. III, pp. 506-512
Annotazioni redazionali: il vaso è la riproposizione della tragedia di Euripide,Alcmena che è andata perduta. L'azione della tragedia sembra si svolga nel giorno in cui Alcmena diede alla luce Eracle e Ificle. La presenza di Ermes sul vaso nel registro superiore con Zeus ed Eros, suggerisce che sia egli a recitare l'epilogo. La tragedia raccontava che Anfitrione tornando a casa e sospettando che sua moglie fosse stata sedotta da un ricco amante, la minacciò di morte. Alcmena trovò rifugio su un altare nella casa ed egli la inseguì per bruciarla. Ciò che il pubblico ascoltò dopo, presumibilmente alla fine del coro, fu il fragore del tuono, poi Anfitrione barcollante fuori dalla casa ed il messaggero che spiegava la storia. Sul vaso è rappresentato il momento in cui Anfitrione pensa di bruciare Alcmena sull'altare che ha intorno cataste di legna, mentre Zeus spegne la pira con un lampo(si vede al centro tra Ermes e Anfitrione) e scaccia fuori Anfitrione; Zeus poi entrerà nella stanza di Alcmena ed Alcmena darà alla luce Erakles e Ificle.
Giovanna La Padula