1552 d. C.
Iacopo Zucchi, Discorso sopra li Dei de' Gentili e loro imprese.
Nella stamperia di Domenico Gigliotti, Venezia, 1552
pag. 67
HERCOLE
Dico adunque, che trovandosi il Tebano Anfitrione
per la promessa fatta ad Alcmena sua sposa, di vendicarli
con tutto suo potere l'ucciso fratello, con un fortissimo
esercito contro i Teleboi, secondo che al quarto di
Diodoro, & Apolodoro al quinto, & in Homero si
legge; dicono, che pigliando Giove questa urgente
occasione, e nella forma dell'assente marito converso,
godé tre notti continue l'amore dell'ingannata
sposa; la quale per esser priva del suo Anfitrione gravida,
parimenti di Giove, al debito tempo partorì dopo Iside,
questo glorioso Hercole, e ben mostrò la strana sua
forma gigantea, che tre notti fosse bisogno a tanto
concetto; dicono che da gl' occhi suoi spirava un certo
splendore come di fuoco, & vogliono, che tre ordini
di denti nella sua bocca avesse ...