1497 d.C.
Giovanni dei Bonsignori, Ovidio Metamorphoseos vulgare.
Lucantonio Giunta, Venezia, 1497.
Cap. XVII
DE IOVE
Nel quarto lavoro copuose e pinse
Aragne come Iove si convertì in Amphitrione:
lo qual ando a lo studio di Mercurio
e giacque con Alcmena Iove de Amphitrio
nella qual e chiamata Chiricea p.
lo mo te Coritho e ancho Iove tramutato
in oro giacque co Daphne di cui naque Perseo.
La presente allegoria nô abstate che in altro loco
se tochi: e debisogno exponer qui alcuna cosa.
Onde dovemo cussi intender. Iove era innamorato
di la moglie di Amphitrione p. laqualcosa diede tata
pecunia cioe denari al marito che li consentì che
giacesse cô la moglie e percio dice Ovidio Iove si
convertì in Amphitrione.