sec. II d.C.
Luciano, Dialogo degli dei, 10
MERCURIO Torna indietro, Sole! Né oggi, né
domani, né dopodomani uscirai
sul tuo carro infuocato. Le ore
stacchino i cavalli. Sia
spenta ogni fiamma. Una sola,
lunghissima notte ricopra la
Terra.
SOLE Che novità son queste? La notte
tre volte più lunga del giorno!
Quale errore ho commesso, quale
regola ho infranto perché Giove debba punirmi?
MERCURIO Nessuno ti punisce. Si tratta
di un provvedimento temporaneo.
Per ragioni eccezionali, Giove ha
bisogno di una notte più lunga
dell'ordinario.
SOLE Dov'è?
MERCURIO In Beozia, sopra lo stesso materas
so e sotto le stesse coltri della
moglie d'Anfitrione.
SOLE E una notte normale non gli basta?
MERCURIO Dice di no. Dalla loro unione
deve nascere un atleta
che compirà gesta miracolose e
per farlo una notte non è sufficien
te.
SOLE Caro Mercurio, siamo fra noi
e possiamo parlare ...
...
MERCURIO ... Addio vado ad ordinare
alla Luna di camminare con
estrema lentezza ed al Sonno di
intrattenere i popoli, perché non
si accorgano dell'abuso.