
Titolo dell’opera: Paesaggio con lo scorticamento di Marsia
Autore: Claude Lorrain
Datazione: 1639/40
Collocazione: Mosca, Museo Pushkin
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela (101 x 133 cm)
Soggetto principale: Apollo dà l’ordine allo scita di iniziare a scorticare Marsia, appeso all’albero
Soggetto secondario: alcuni personaggi assistono alla scena
Personaggi: Apollo, Marsia, scita, altre figure
Attributi: lira (Apollo); zampogna, albero (Marsia); coltello (Scita)
Contesto: paesaggio all’aperto con tempetto sullo sfondo
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Rothlisberger M, Claude Lorrain. The paintings critical catalogue, Yale University Press, New Heaven 1961, vol. I, p. 178, vol. II, fig. 109; Rothlisberger M., L’opera completa di Claude Lorrain, Rizzoli, Milano 1975; Pace C., “The Golden Age... the first and last days of mankind”: Claude Lorrain and classical pastoral, with special emphasis on themes from Ovid’s “Metamorphoses”, in “Artibus et Historiae”, vol. 23, n. 46, 2002, pp. 127-156
Annotazioni redazionali: come più volte rilevato dalla critica, Lorrain nei suoi dipinti mitologici adotta di frequente i motivi tradizionali della poesia pastorale e della tradizione bucolica, inserendo le storie, tratte per lo più dalle Metamorfosi ovidiane, in paesaggi idilliaci che talvolta possono contrastare con la violenza dell’episodio narrato. Un caso esemplare è questo del paesaggio con la punizione di Marsia: in un contesto ameno con un bosco aperto su una vallata luminosa con un tempietto classicheggiante sullo sfondo, Claude inserisce il momento finale del mito di Marsia, solo brevemente accennato nel sesto libro delle Metamorfosi. Marsia, sulla destra, è appeso a un albero per le mani, accanto a lui un uomo affila un coltello mentre in terra giace abbandonata la zampogna, lo strumento con cui il sileno – qui raffigurato semplicemente come un uomo barbuto – sfida Apollo noncurante dell’evidente sconfitta che andrà a subire. Di fronte ai due, Apollo, ancora con la lira in mano, è seduto su un masso e con il braccio destro fa un cenno verso l’aguzzino per indicargli che può iniziare a scorticare il povero Marsia. Alle spalle del dio, tre pastori partecipano tristemente alla scena; sullo sfondo altre quattro figure si sporgono da dietro un albero per assistere alla punizione esemplare di Marsia. La scelta iconografica di Lorrain è chiaramente ispirata a un modello classico, in particolare ai gruppi statuari ellenistico-romani raffiguranti il Marsia appeso (Cfr. scheda opera 15 e scheda opera 16), il cosiddetto Arrotino (Cfr. scheda opera 12), cioè il servitore scita che affila il coltello in attesa di un cenno a iniziare da parte di Apollo, seduto a godersi la scena. Per quanto riguarda gli altri personaggi inseriti nella scena, questi trovano riscontro sia nelle fonti letterarie, Ovidio in primis, sia nelle opere di altri artisti; un confronto appropriato mi sembra quello con l’affresco di Domenichino oggi a Londra (Cfr. scheda opera 65), unico altro caso in cui il paesaggio ha tanta predominanza sulla storia, e in cui compaiono numerose figure di corredo alla scena principale.
Chiara Mataloni