Marsfr11

1556

VINCENZO CARTARI, Imagini degli dei degli antichi, Venezia 1556

Tratto da: Vincenzo Cartari, Immagini colla sposizione de i dei degli Antichi, ed a cura di C.Volpi C., Le immagini degli dei di Vincenzo Cartari, Ed. De Luca, Roma 1996

Et hanno detto alcuni, che Baccho fu chiamato Libero Padre, perche beendo largamente l'huomo si libera da pensieri fastidiosi, e parla piu liberamente assai, che quando è sobrio. Ma sono stati altri, li quali hanno voluto ch'ei fosse piu tosto chiamato cosi dalla Libertà, della quale fu creduto Dio, perche, come scrive Plutarco, ei combattè già assai per questa. Da che venne che usarono gli antichi, come dice Servio sopra Virgilio, di mettere nelle città libere, per segno certo di libertà, il simulacro di Marsia, che fu uno de Satiri ministri di Baccho. E si legge appresso di Plinio che fu posto in prigione Publio Munatio, perche levò dalla statoa di Marsia una ghirlanda di fiori, et à se la pose in capo. Di Marsia hanno anco detto le favole ch'ei fu scorticato da Apollo, perche lo sfidò à sonare, havendo trovata la piva che fu gittata via da Minerva: di che piansero tanto le Ninfe, e gli altri Satiri, che fecero con le lagrime loro quel fiume, che dal nome di lui fu detto Marsia. Ma la verità fu, che questi era un'eccellente musico, come riferisce Ateneo da Metrodoro, ritrovatore della piva, il quale, come scrive Suida, uscito di cervello si gittò nel fiume, e quivi affogò, che fu poscia dal nome suo detto Marsia. E Pausania scrive che nella rocca d'Atene fu un simulacro di Minerva, che batteva Marsia, perche haveva tolto su la piva gittata via da lei.