Marsfr04

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JACOPO SANNAZARO, Arcadia, Prologo; Ec. X, vv. 135-136

Tratto da: http://www.sempreverdi.net/libri/sannazaro//arcadia-it/

Prologo

Onde io, se licito mi fusse, più mi terrei a gloria di porre la mia bocca a la umile fistula di Coridone, datagli per adietro da Dameta in caro duono, che a la sonora tibia di Pallade, per la quale il male insuperbito Satiro provocò Apollo a li suoi danni.

 

X, vv. 135-136

Marsïa senza pelle ha guasto il bosso,

per cui la carne e l'osso or porta ignudo