1504
JACOPO SANNAZARO, Arcadia, Prologo; Ec. X, vv. 135-136
Tratto da: http://www.sempreverdi.net/libri/sannazaro//arcadia-it/
Prologo
Onde io, se licito mi fusse, più mi terrei a gloria di porre la mia bocca a la umile fistula di Coridone, datagli per adietro da Dameta in caro duono, che a la sonora tibia di Pallade, per la quale il male insuperbito Satiro provocò Apollo a li suoi danni.
X, vv. 135-136
Marsïa senza pelle ha guasto il bosso,
per cui la carne e l'osso or porta ignudo