I sec. d.C.
APOLLODORO, Biblioteca, I, 4, 2 (24)
Traduzione tratta da: Apollodoro, I Miti Greci (Biblioteca), a cura di Scarpi P., traduzione di Ciani M.G., Arnoldo Mondatori Editore, Milano 1997, pp. 18-19
Apollo uccise anche Marsia, figlio di Olimpo. Questi, trovato l’aulo che Atena aveva gettato perché le deformava il volto, sfidò Apollo a una gara di musica, con l’intesa che il vincitore potesse fare del vinto ciò che voleva. La gara ebbe inizio e Apollo suonava con la cetra capovolta ingiungendo a Marsia di fare altrettanto, ma Marsia non ne fu capace e allora Apollo, risultato vincitore, lo appese a un pino altissimo, gli tolse la pelle e lo fece morire in questo modo.