
Titolo dell’opera: Ratto di Proserpina
Autore: Johann Heinrich Schönfeld (1609-1684)
Datazione: 1640-1642
Collocazione: Augusta, Schaezlerpalais, Deutsche Barockgalerie
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: olio su tela (47 x 54,6 cm)
Soggetto principale: Plutone rapisce Proserpina sul suo carro
Soggetto secondario: Ciane si liquefà
Personaggi: Plutone, Proserpina, Ciane, putto
Attributi: carro, cavalli (Plutone)
Contesto: scena all'aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.kunstmarkt.com/kunstmarkt/cms/upload/news/thumb450/02_sch_nfeld.jpg
Bibliografia: Voss H., Johann Heinrich Schönfeld. Ein schwäbischen Maler des 17. Jahrhunderts, Biberach-am-der-Riss 1964, pp. 22, 37; Woeckel G., Zur Eröffnung der deutschen Barockgalerie in Augsburg am 2 Mai 1970, in “Kunstchronik”, 23, 1970, p. 316; Pée H., Johann Heinrich Schönfeld. Die Gemälde, Berlin 1971, n. 36; Michaud C., Johann Heinrich Schönfeld, M. Press, Monaco 2006, pp. 185-186.
Annotazioni redazionali: Johann Heinrich Schönfeld, pittore e incisore tedesco formatosi in patria, dal 1633 è presente per un lungo periodo della sua vita in Italia.
Di provenienza sconosciuta, questa piccola teladoveva probabilmente decorare il gabinetto di un collezionista privato: le sue dimensioni e la poesia della scena la rendono un oggetto ideale di contemplazione (Michaud, 2006).
L'opera può vantare un buono stato di conservazione, nonostante il suo aspetto un po' opaco.
L'iconografia tradizionale viene sostanzialmente rispettata: viene raffigurato il momento in cui il carro di Plutone – il cui decoro ricorda in un certo senso quello del carro di Rembrandt (cfr. scheda opera 60) – sta per sprofondare nel fuoco degli Inferi. I cavalli in fuga, la coppia Plutone-Proserpina, piena di enfasi lirica, conferiscono all'opera una dimensione particolarmente poetica, raffinata e delicata. La particolarità del dipinto, però, è la rappresentazione di Ciane: mai si era vista una raffigurazione della sua liquefazione così suggestiva. La ninfa è per metà carne e per metà liquida, e ricorda la futura Ofelia del preraffaellita Millais.
La fattura dell'opera, alcuni motivi tra cui la decorazione del carro e la rappresentazione delle piante acquatiche, assieme alla disinvoltura del pennello nel tradurre il corpo liquido di Ciane, rendono questo ratto di Proserpina un quadro senza dubbio del periodo napoletano (Michaud, 2006).
Roberta Diglio