59: Ratto di Proserpina

Titolo dell'opera: Paesaggio con ratto di Proserpina

Autore: Antonio Tempesta (1555-1630)

Datazione: 1625 ca.

Collocazione: Amsterdam, Rijksmuseum, Rijksprentenkabinet

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: acquaforte (14,5 x 19,3 cm)

Soggetto principale: Plutone rapisce Proserpina sul suo carro

Soggetto secondario: scene infernali

Personaggi: Plutone, Proserpina, compagna di Proserpina, altri personaggi

Attributi: carro, cavalli (Plutone)

Contesto: paesaggio marino

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://calcografica.ing.beniculturali.it/calcografica/index.php?page=default&id=6&lang=it&item_id=61382&schemaType=S&schemaVersion=2.00  

Bibliografia: Haus A.C. (a cura di), Johann Wilhelm Baur (1607-1642). Manierisme et baroque en Europe, Catalogo della Mostra (Strasbourg 1998),Adam Biro Editions, Parigi 1998, p. 106; Leuschner E., Antonio Tempesta. Ein Bahnbrecher des römischen Barock und seine europäische Wirkung, Michael Imhof Verlag, Petersberg 2005, pp. 435-439.

Annotazioni redazionali: L'acquaforte qui presente fa parte della serie Alexandri Magni Praecipuae Res Gestae, pubblicata nel 1608 da Joan Baptista Vrints, ad Anversa. Antonio Tempesta, che aveva già affrontato il tema del ratto di Proserpina qualche anno prima (cfr. scheda opera 53), qui allarga la composizione, inserendo un vero e proprio paesaggio infernale sullo sfondo, con tanto di fuoco, fiamme, anime dannate e barche di traghettatori. In primo piano, il dio di quegli Inferi rapisce Proserpina sul suo carro trainato da cavalli lanciati al galoppo; una compagna della giovane cerca di inseguire il rapitore. O forse è Cerere, che corre disperatamente dietro alla figlia, per rendere le circostanze del mito più chiare (Haus, 1998).  Esistono, oltre a questa, altre nove acqueforti con gli amori degli dei, sempre ad opera di Antonio Tempesta: caratteristica di questa piccola serie è il grande lavorio sul paesaggio, che diventa protagonista a tutti gli effetti.

 

Roberta Diglio