52: Ratto di Proserpina

Titolo dell'opera: Plutonis animum amore Proserpinae inflammat Cupido

Autore: Antonio Tempesta (1555-1630)

Datazione: 1606

Collocazione: Metamorphoseon sive trasformationum ovidianarum libri quindicem aeneis formis ab Antonio Tempesta Fiorentino incisi, et in pictorum antiquitatisque studiosorum gratiam nunc primum exquisitissimis sumptibus a Petro de Iode anteuerpiano in lucem, Anversa 1606, pl. 46

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: acquaforte (10,5 x 11,7 cm)

Soggetto principale: Venere istiga Cupido a colpire Plutone con la sua freccia

Soggetto secondario: Plutone cavalca le onde sul suo carro

Personaggi: Venere, Plutone, Cupido, altri personaggi

Attributi: arco, faretra, freccia (Cupido); bidente, carro, cavalli (Plutone)

Contesto: paesaggio marino

Precedenti: Bernard Salomon, Venus & Pluton, in La Metamorphose d'Ovide figurée, Lione 1557 (cfr. scheda opera 36)

Derivazioni:

Immagini: http://images.lunaimaging.com/images/AMICA/Size2/FASF/fasf.58238.jpg?userid=14&username=amica&resolution=2&servertype=JVA&cid=1&iid=AMICO&vcid=NA&usergroup=AMICO-YEARLY-Subscription&profileid=1

Bibliografia: Forster K.W.-Mazzucco K., Introduzione ad Aby Warburg e all'Atlante della Memoria, Bruno Mondadori, p. 153; Leuschner E., Antonio Tempesta. Ein Bahnbrecher des römischen Barock und seine europäische Wirkung, Michael Imhof Verlag, Petersberg 2005, pp. 435-439.

Annotazioni redazionali: Antonio Tempesta realizza centocinquanta incisioni per l'edizione delle Metamorfosi di Ovidio stampata ad Anversa nel 1606 e, seguendo la tradizione delle illustrazioni che lo precedono, divide la storia del ratto di Proserpina in due momenti: qui ci si trova davanti al primo, in cui Venere incita Cupido a scagliare una delle sue frecce contro lo zio Plutone. Iconograficamente, la derivazione dell'incisione da quella di Salomon (cfr. scheda opera 36) è palese, ma Tempesta risulta essere stilisticamente più elaborato e influenzato dalle tendenze barocche. Inoltre, inserisce un elemento in più: dietro a Plutone, in lontananza, si aprono le fiamme degli Inferi, dove delle piccole figurine – i defunti – vengono risucchiate da un vortice.

 

Roberta Diglio