47: Ratto di Proserpina

Titolo dell'opera: Plutone e Proserpina

Autore: Pietro da Barga

Datazione: 1587 ca.

Collocazione: Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Committenza:

Tipologia: scultura

Tecnica: bronzo (59 cm)

Soggetto principale: Plutone rapisce Proserpina

Soggetto secondario:

Personaggi: Plutone, Proserpina, Cerbero

Attributi: Cerbero (Plutone)

Contesto:

Precedenti: Vincenzo de’ Rossi, Ratto di Proserpina, scultura, 1565 ca., Londra, Victoria and Albert Museum (cfr. scheda opera 43).

Derivazioni: Gian Lorenzo Bernini, Plutone che rapisce Proserpina, scultura, 1621-1622, Roma, Galleria Borghese (cfr. scheda opera 58).

Immagini: http://www.copia-di-arte.com/kunst/pietro_da_barga/rape_proserpine_hi.jpg

Bibliografia: De Nicola G., Notes on the Museo Nazionale of Florence - II: A series of small bronzes by Pietro Barga, in "The Burlington Magazine", XXIX, 1916, pp. 363-373; Kauffmann H., Giovanni Lorenzo Bernini. Die figürlichen Kompositionen, Berlino 1970, p. 44; Winner M., Bernini the sculptor and the classical heritage in his early years: Praxiteles', Bernini's and Lanfranco's Pluto and Proserpina, in “Römisches Jahrbuch für Kunstgeschichte”, XXII, 1985, pp. 191-207; Boström A., A bronze group of the Rape of Proserpina at Cliveden House in Buckinghamshire, in "The Burlington Magazine", CXXXII, 1990, p. 828-840; Winner M., Il ratto di Proserpina, in Coliva A.-Schütze S., Bernini scultore. La nascita del Barocco in Casa Borghese, Edizioni De Luca, Catalogo della Mostra (Roma, 1998), pp. 180-203.

Annotazioni redazionali: Pietro da Barga, scultore toscano che usa lavorare principalmente col bronzo, si trova a Roma per il cardinale Ferdinando de' Medici, in seguito Ferdinando I Granduca di Toscana.

Di questo gruppo bronzeo, raffigurante il rapimento di Proserpina, esistono diversi esemplari: questo, appartenuto proprio a Ferdinando e in passato conservato nel suo Guardaroba, si trova oggi al Museo del Bargello.

Il gruppo ricorda chiaramente l’opera di Vincenzo de’ Rossi del 1565 circa (cfr. scheda opera 43): si vede un Plutone nudo e barbuto che rapisce una Proserpina, anch'essa nuda, che pare, nella colluttazione, seduta sul suo fianco. Il braccio destro del dio circonda la vita della fanciulla, mentre lei solleva il capo come in un lamento; tende verso destra, con gesto disperato, il suo braccio destro, mentre con la mano sinistra tenta di liberarsi della stretta di Plutone. Ai loro piedi, il Cerbero a tre teste, attaccato alla gamba del dio – figura che, però, non appare nell’opera di de’ Rossi.

In un passo della Naturalis historia (XXXIV, 69) Plinio parla di un gruppo bronzeo di mano di Prassitele avente a oggetto il “raptus Proserpinae”: Winner (1998) ipotizza che l’opera del Barga voglia essere una ricostruzione proprio di questo gruppo di cui si ha notizia solo nei testi antichi. E sarà proprio questo che spingerà Bernini a guardare all’opera, forse modesta, di Pietro da Barga e a prenderla come modello per il suo ben più celebre gruppo scultoreo in marmo (cfr. scheda opera 58).

 

Roberta Diglio