Titolo dell'opera: Venus, Cupido, Pluto
Autore: Virgil Solis (1514-1562)
Datazione: 1563
Collocazione: Johannes Posthius da Germersheim, Tetrasticha in Ovidii Metamor. Lib. XV quibus accesserunt Vergilij Solis figurae elegantiss., Francoforte 1563
Committenza:
Tipologia: incisione
Tecnica: xilografia
Soggetto principale: Venere istiga Cupido a colpire Plutone con la sua freccia
Soggetto secondario: Plutone cavalca le onde sul suo carro
Personaggi: Venere, Plutone, Cupido
Attributi: arco, freccia (Cupido); bidente, carro, cavalli (Plutone)
Contesto: paesaggio marino
Precedenti: Bernard Salomon, Venus & Pluton, in La Metamorphose d'Ovide figurée, Lione 1557 (cfr. scheda opera 36)
Derivazioni:
Immagini: http://etext.virginia.edu/latin/ovid/images/medium/OVIM156.jpg
Bibliografia: Henkel M.D., Illustrierte Ausgaben von Ovids Metamorphosen im XV., XVI. Und XVII. Jahrhundert, in Vorträge der Bibliothek Warburg, 1926-1927, Leipzig-Berlin 1930, p. 88 sgg; Strauss W.L. (a cura di), The Illustrated Bartsch, IX, Abaris Books, New York 1980, p. 63; Guthmüller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997, p. 218-224.
Annotazioni redazionali: Nel 1563 vengono pubblicati i Tetrasticha di Johannes Posthius: dal punto di vista dell'impianto generale l'opera si ispira sicuramente alla Métamorphose d'Ovide figurée, ma intende rivolgersi a un numero di lettori il più ampio possibile, unendo ai versi latini anche la lingua tedesca. Le xilografie qui presenti sono a cura di Virgil Solis, uno dei più importanti incisori della Norimberga del XVI secolo. Si tratta di precise copie, in senso inverso, di quelle di Bernard Salomon: di dimensioni maggiori, però, presentano una maggiore facilità di lettura. Anche se la dedica dell'opera di Spreng porta una data anteriore rispetto a quella dell'opera di Posthius, l'adattamento di Spreng appare dopo e usa le medesime illustrazioni dei Tetrasticha di Posthius (Guthmüller, 1997).
Roberta Diglio