22: Ratto di Proserpina

Titolo dell'opera: Plutone e Proserpina

Autore:

Datazione: 1497

Collocazione: Giovanni de' Bonsignori, Ovidio Metamorphoseos vulgare, Venezia 1501, f. 40v

Committenza:

Tipologia: incisione   

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: Plutone rapisce Proserpina; Ciane assiste alla scena

Soggetto secondario: Proserpina coglie fiori con le sue compagne; Venere dà indicazioni a Cupido; Plutone porta via Proserpina sul suo carro

Personaggi: Plutone, Proserpina, Ciane, Venere, Cupido, compagne

Attributi: tridente, carro, cavalli (Plutone); fonte (Ciane); arco, benda (Cupido)

Contesto: scena all'aperto

Precedenti:

Derivazioni: Plutone e Proserpina, in Ovidio Metamorphoseos in verso vulgar, 1522 (Cfr. scheda opera)

Immagini: http://www.metmuseum.org/toah/images/hb/hb_22.16_av1.jpg

Bibliografia: Henkel M. D., Illustrierte Ausgaben von Ovids Metamorphosen im XV., XVI. Und XVII. Jahrhundert, in Vorträge der Bibliothek Warburg, 1926-1927, Leipzig-Berlin 1930, p. 65; Panofsky E., Rinascimento e Rinascenze nell'arte occidentale, Feltrinelli, Milano 1971 (1960); Guthmüller B., Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997, p. 48, pp. 237-245.

Annotazioni redazionali: La xilografia qui in esame è tratta dalla seconda edizione dell'Ovidio Metamorphoseos vulgare di Giovanni de' Bonsignori (1501), che presenta le stesse incisioni della prima (Venezia, 1497); l'editore Lucantonio Giunta utilizzerà gli stessi blocchi anche per le due edizioni successive alla prima. Le xilografie dell'Ovidio Metamorphoseos vulgare influenzeranno molto l'iconografia dei miti non solo nelle illustrazioni dei libri, ma anche nella pittura (Guthmüller, 1997).

Come tipico delle illustrazioni, anche in questa, dedicata al ratto di Proserpina, vengono mostrate diverse sequenze dello stesso mito nella stessa scena: all'orizzonte si vede Venere che, volendo estendere il suo dominio anche negli Inferi, ordina a un Cupido bendato di scagliare contro Plutone una delle sue frecce d'amore. All'estrema sinistra, la giovane Proserpina sta cogliendo fiori con le sue compagne. In primo piano a sinistra vediamo Plutone che la rapisce, mentre Ciane, in primo piano a destra, assiste alla scena. La ninfa vuole impedire con tutte le sue forze al dio di attraversare le sue acque, ma Plutone non verrà spaventato dalle sue deboli minacce, e la farà sciogliere in lacrime per il dolore. Infatti, in secondo piano e al centro si vede Plutone che porta via Proserpina sul suo carro, tenendola per i capelli, mentre brandisce il suo tridente, in procinto di scagliarlo sulla terra per aprirsi una via verso il regno sotterraneo degli Inferi, così come racconta Ovidio nelle Metamorfosi (Prosfc12). Interessante è notare come solo i personaggi la cui nudità è imprescindibile (cioè Venere, Cupido e Ciane) siano rappresentati senza vesti: si tratta di coloro per cui lo richiede la tradizione iconografica o qualche particolare esigenza narrativa.

La novità di questa incisione, come delle altre illustrazioni dell'Ovidio Metamorphoseos vulgare, è il suo spirito rinascimentale: a differenza dell'edizione francese delle Metamorfosi del 1484 (cfr. scheda opera 19), qui ci si sente più vicini agli antichi e al loro ideale di bellezza (Henkel, 1930). Sono chiare le nuove tendenze umanistiche dell'imitazione della natura e degli antichi, che portano, per l'appunto, anche a un nuovo interesse artistico per la nudità. La tematica classica inizia ormai a convergere con la forma classica, sintomo del passaggio verso l'arte rinascimentale (Panofsky, 1960).

 

Roberta Diglio