
Titolo dell'opera: Ratto di Proserpina
Autore:
Datazione: XV secolo
Collocazione: Parigi, Bibliothèque nationale, manoscritto de L'histoire universelle, Ms Fr. 6362, f. 161r
Committenza:
Tipologia: illustrazione
Tecnica: miniatura
Soggetto principale: Plutone tende una mano a Proserpina per farla salire sul carro; Cerbero assiste alla scena
Soggetto secondario:
Personaggi: Plutone, Proserpina, Cerbero
Attributi: carro, cavalli (Plutone); fiori (Proserpina)
Contesto: scena all'aperto
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini:
Bibliografia: Panofsky E., Rinascimento e Rinascenze nell'arte occidentale, Feltrinelli, Milano 1971 (1960), p. 105; Bergamo M.-Centanni M., L'originale assente. Introduzione allo studio della tradizione classica, Mondadori, Milano 2005, p.118; Seznec J. La sopravvivenza degli antichi dei. Saggio sul ruolo della tradizione mitologica nella cultura e nell'arte rinascimentali, Bollati Boringhieri, Torino 2008, pp. 26, 30.
Annotazioni redazionali: Il manoscritto francese della Bibliothèque nationale di Parigi che porta il numero di codice 6362 è relativo all'Histoire universelle. Come afferma Panofsky, “ogni volta che nel maturo e tardo Medioevo un'opera d'arte prende in prestito un tema dalla poesia, dalla leggenda, dalla storia o dalla mitologia del mondo classico, questo tema è senza eccezioni rappresentato secondo uno schema formale non classico, solitamente contemporaneo” (1960): ed è quello che succede nel caso di questa miniatura dedicata al rapimento di Proserpina. L'ambientazione è chiaramente non classica: Plutone indossa un'armatura medievale, esattamente come Cerbero, e Proserpina un abito cortese. La cosa ancora più sorprendente è che il rapimento ha perso del tutto il suo status di scena violenta: Plutone si sporge come un perfetto cavaliere dal suo carro, allungando le mani verso Proserpina che, colta nell'atto di cogliere fiori, con altrettanta grazia allunga una mano verso di lui. Non c'è violenza, non c'è forza, non c'è clamore: semplicemente, è una scena d'amor cortese, in cui si presuppone che la dama stia per seguire l'amato di sua spontanea volontà.
Roberta Diglio