12: Ratto di Proserpina

Titolo dell'opera: Ratto di Proserpina

Autore:

Datazione: II-III sec. d.C.

Collocazione: Londra, British Museum, proveniente da Roma, Tomba dei Nasoni, parete destra, terzo pannello

Committenza:

Tipologia: pittura parietale

Tecnica: affresco staccato (71 x 98 cm)

Soggetto principale: Plutone rapisce Proserpina sul suo carro

Soggetto secondario:

Personaggi: Plutone, Proserpina

Attributi: carro, cavalli (Plutone)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.britishmuseum.org/collectionimages/AN00404/AN00404791_001_l.jpg

Bibliografia: Ashby T., The Via Flaminia, in “The Journal of Roman Studies”, XI, 1921, p. 139; Hinks R.P., Catalogue of the Greek, Etruscan & Roman Paintings & Mosaics in the British Museum. Paintings, BMP, London 1933; Holscher T.-Kabus-Preisshofen R., Storia e civiltà dei Greci. La crisi della polis. Arte, religione, musica, 6, Bompiani, Milano 1979, pp. 707-719; Messineo G., La tomba dei Nasoni, L'Erma di Bretschneider, Roma 2000, p. 86; Cohen A., Art in the era of Alexander the Great. Paradigmes of Manhood and their cultural tradition, Cambridge University Press, New York 2010, pp. 199-200.

Annotazioni redazionali: La Tomba dei Nasonii è un monumento sepolcrale della via Flaminia, celebre per i suoi affreschi con temi mitologici, ma tuttavia manomesso e dimenticato per secoli. La sua riscoperta nel 1675, anno del Giubileo, suscita un grande entusiasmo, soprattutto grazie alla prima identificazione – erronea – col sepolcro del poeta Ovidio (Messineo, 2000).

Poco dopo la scoperta, su incarico del Cardinale Camillo Massimo, Pietro Santi Bartoli esegue dei disegni della decorazione dipinta. Antonio Nibby, visitando il sepolcro nel maggio del 1825, riconosce sulle pareti alcuni dei quadri riprodotti nelle incisioni del Bartoli, tra cui questo ratto di Proserpina, sul terzo pannello del fregio sulla parete destra, che, insieme a cinque frammenti staccati dal soffitto, va a finire sul mercato antiquario. Nel 1883, gli affreschi vengono staccati e acquistati dal British Museum, e parzialmente restaurati.

In questo affresco staccato, lo schema raffigurativo appare piuttosto tradizionale: Plutone è su una quadriga, e porta via con sé l’infelice Proserpina. I cavalli sono marroni, i primi due più chiari; il carro è verde con ruote verde-marroni. Il corpo di Plutone è anch’esso marrone e indossa un mantello viola, ombreggiato di verde. Proserpina è più chiara e indossa un drappo giallo. Il terreno su cui corre il cocchio presenta varie sfumature, che vanno dal grigio-verde fino al marrone. Dietro, lo sfondo è bianco.

Se si confronta il corrispettivo disegno ad opera di Pietro Santi Bartoli, però, si vede come sia presente anche la figura di Mercurio a guidare la quadriga, con caduceo stretto in mano ed elmo alato sul suo capo. Questo potrebbe far pensare che, originariamente, fosse presente Mercurio anche nell’affresco; ma non si può esserne sicuri, poiché spesso le copie erano solite aggiungere dettagli in più rispetto all’opera originaria. D’altra parte, infatti, il pittore seicentesco ha anche aggiunto un paesaggio di invenzione, alle spalle di Plutone e Proserpina, mentre nell’affresco vi è semplicemente uno sfondo bianco (Cohen, 2010).

 

Roberta Diglio