
Titolo dell'opera:
Autore:
Datazione: 460-450 a.C. c.a.
Collocazione: New York, Metropolitan Museum of Art, proveniente da Cipro
Committenza:
Tipologia: scarabeo in calcedonio
Tecnica: rilievo
Soggetto principale: Plutone rapisce Proserpina
Soggetto secondario:
Personaggi: Plutone, Proserpina
Attributi:
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.metmuseum.org/Imageshare/gr/regular/DP111386.jpg
Bibliografia: Lindner R.-Dahlinger S.C., ad vocem “Hades”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, vol. IV, tomo I, Artemis Verlag, Zurigo 1994, p. 381; Richter G.M.A., Catalogue of engraved gems. Greek, Etruscan and Roman, L'Erma di Bretschneider, Roma 1956, n. 68.
Annotazioni redazionali: Al Metropolitan Museum of Art di New York è conservato un piccolo scarabeo acquistato tra il 1876 e il 1877, proveniente da Cipro, originariamente incastonato in un anello d’argento.
Si può riconoscere Persefone, afferrata e rapita da Ade. Il dio, con la barba e i capelli lunghi annodati alla nuca da un nastro, indossa un lungo chitone ed un himation sulle spalle. Delle mani, solo la sinistra si riesce a scorgere, sul seno di Persefone. La giovane, invece, indossa un lungo chitone, un sakkos e un orecchino; sono addirittura visibili i bottoni sulla manica del suo braccio destro.
I piani visivi delle due figure, seppur sovrapposti, son abilmente distinti: la scena, raffigurata in maniera così abile su una così piccola e delicata superficie, riesce a descrivere, chiaramente e mirabilmente, il momento in cui il dio degli Inferi afferra Persefone e questa, sorpresa e terrorizzata, viene sollevata da terra. Il gruppo risulta essere particolarmente espressivo: basti osservare la giovane Persefone che si volta a guardare, completamente allarmata, il suo rapitore. La mano destra di lei, frontale, è ben aperta, in atteggiamento di impotenza; la sinistra, invece, lascia inavvertitamente cadere la fiaccola (Richter, 1956). Questo è un attributo della giovane che non si troverà più in altre rappresentazioni e, peraltro, non è rintracciabile in nessuna fonte letteraria. Inoltre, nelle scene contemporanee del ratto è presente un carro, che qui non appare.
Roberta Diglio