01: Ratto di Proserpina

Titolo dell'opera: Il ratto di Persefone

Autore: Pittore di Oinokles (Lindner)

Datazione: 475-425 a.C. ca.

Collocazione: Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Committenza:

Tipologia: anfora a collo

Tecnica: pittura a figure rosse

Soggetto principale: Ade insegue Persefone

Soggetto secondario:

Personaggi: Ade, Persefone

Attributi: scettro (Plutone)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.theoi.com/image/K14.6Haides.jpg

Bibliografia: Kaempf-Dimitriadou S., Die Liebe der Götter in der attischen Kunst des 5. Jahrhunderts v. Chr., Francke, Berna 1979; Lindner R., Der Raub Der Persephone in Der Antiken Kunst, Triltsch, Würzburg 1984; Lindner R.-Dahlinger S.C., ad vocem “Hades”, in Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, vol. IV, tomo I, Artemis Verlag, Zurigo 1994, pp. 380-381.

Annotazioni redazionali: Quest’anfora a collo, a figure rosse, è conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed è attribuita al pittore di Oinokles (Lindner, 1994).

La scena rappresenta l’inseguimento di Persefone da parte di Ade, verosimilmente antecedente il momento del rapimento vero e proprio. Sia il dio che la giovane sono a piedi, e non vi è la presenza di nessun carro e di nessun cavallo.

Persefone è voltata indietro mentre sta scappando dal suo persecutore, con le braccia aperte in atteggiamento di terrore.

Anche Ade ha un braccio tirato in avanti: cerca di afferrarla. Egli indossa una corona, un lungo chitone e un himation; inoltre, porta con sé il suo scettro di dio degli Inferi e una cornucopia traboccante di frutta. Lo scettro è un attributo che definisce Ade in maniera chiara, come dio della terza parte del mondo (oltre alla Terra – governata da Zeus – e al Mare – governato da Poseidone), anche se nei secoli a venire sarà più spesso sostituito da un bidente o da un tridente.

Il discorso sulla cornucopia è molto differente: infatti, la cornucopia, il gigantesco corno ritorto simbolo della ricchezza e dell’abbondanza, non è un classico attributo con cui viene definito Ade; né in futuro verrà più utilizzato per identificarlo. Eppure, la sua presenza non è del tutto ingiustificata. Infatti, è collegata alla tradizione mitologica per cui Persefone, figlia di Demetra, è anch’essa vista come divinità collegata alla terra e, quindi, con l’agricoltura e la fertilità.

Inoltre, il suo rapimento da parte di Ade e il successivo raggiunto compromesso di farla rimanere una parte dell’anno col suo sposo e una parte dell’anno con sua madre è il modo in cui gli Antichi spiegano l’alternarsi delle stagioni: Persefone, tornando dagli Inferi, riporta l’abbondanza e la prosperità, temporaneamente portata via da Ade.

 

Roberta Diglio