76: Piramo e Tisbe

Titolo dell’ opera: Paesaggio con Piramo e Tisbe

Autore: Abraham Hondius

Datazione: 1695

Collocazione: Rotterdam, Museo Boymans-van Beuningen

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: olio su tela (69 x 80,7 cm)

Soggetto principale: la morte di Piramo e Tisbe

Soggetto secondario:

Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: Davidson Reid J. – Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mithology in the Arts 1330-1990, New York – Oxford 1993, p. 964.

Annotazioni redazionali: pittore olandese, incisore e disegnatore, attivo anche in Inghilterra. Egli era il figlio di Daniel Abramsz. de Hondt., lo scalpellino di Rotterdam. Hondius combinò varie influenze stilistiche nelle sue composizioni, senza però sviluppare uno stile suo proprio. Più di due terzi dei suoi dipinti, stampe e disegni hanno come soggetto gli animali: scene di caccia, animali che combattono e studi di animali. Egli rappresentò anche paesaggi, scene di genere, religiose e mitologiche, come il dipinto con Piramo e Tisbe per il quale c’è un raro disegno preparatorio delle due figure principali. In questa opera Abraham Hondius sceglie di raffigurare l’ultima scena di questo mito: la morte dei due amanti. In una radura boschiva, sotto un cielo notturno rischiarato da uno squarcio luminoso in lontananza, osserviamo Piramo disteso a terra, supino, ormai morto, sul cui fianco sinistro si vede la rossa ferita infertagli dalla spada; quest’ultima rimane sospesa in aria, con l’elsa poggiante a terra, verso la quale si lancia una Tisbe, con le braccia levate, piena di disperazione. La fanciulla ha il seno scoperto e indossa una veste rosso-arancio, svolazzante, mentre dalla sua acconciatura parte un delicatissimo velo trasparente. Dalla ferita esce un fiotto di sangue. Per terra, in primo piano, vi è il mantello rosso di Piramo e dietro di lui il velo di Tisbe. Tagliata dal margine della tela si intravede la fontana e in lontananza fugge la leonessa. I due protagonisti sono illuminati, come in una rappresentazione teatrale, da una fonte luminosa, proveniente da destra.

Anna Cola