73: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Tisbe piange Piramo

Autore: Rembrandt van Rijn

Datazione: 1652-1653 ca.

Collocazione: Berlino, Staatliche Museen

Committenza:

Tipologia: disegno

Tecnica: penna

Soggetto principale: la morte di Piramo

Soggetto secondario:

Personaggi: Piramo, Tisbe

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)     

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: Schmitt F. Von Mühlenfels, Pyramus und Thisbe, Carl Winter, Heidelberg 1972, p. 104; Davidson Reid J. – Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mythology in the Arts, 1300-1990, New York - Oxford 1993, p. 964; Muller D. S., Dutch Art. An Encyclopedia, Garland Publishing, New York 1997, pp. 322-325.

Annotazioni redazionali: il “dolore silenzioso” di Tisbe contraddistingue questo disegno a penna di Rembrandt van Rijn, datato 1652-1653. Il pittore si concentra sull’evento umano. Nella rigidità della morte, Piramo giace con le braccia e le gambe distese al suolo e accanto a lui vi è la spada per terra mentre Tisbe è accovacciata al suo fianco. Il corpo di lei sembra in un certo senso piegato dal dolore, la sua testa è rivolta a colui che giace in una posizione esausta, l’espressione del volto è piena di disperazione. Dietro ai due protagonisti, un po’ decentrato, Rembrandt ha schizzato l’albero del moro, che non ci è dato vedere per intero perché è tagliato dal contorno del disegno stesso. Dalla scena e dalla sua resa stilistica si legge una profonda umanità, che richiama alla mente il modello mitologico come condizione originaria umana, il dolore sconvolgente per l’amato morto.

Anna Cola