70: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe 

Autore: Stefano Della Bella

Datazione: 1644

Collocazione: Firenze, Uffizi, gabinetto disegni e stampe, n. 102379

Committenza: cardinale Mazzarino

Tipologia: incisione

Tecnica: acquaforte (8,7 x 5,4 cm)

Soggetto principale: Tisbe si uccide alla vista di Piramo morto

Soggetto secondario:

Personaggi: Piramo, Tisbe

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: de Vesme A., Stefano Della Bella, catalogue raisonné with introduction and additions by Phyllis Dearborn Massar, Collectors editions, New York 1971, vol. 1, pp. 105-107; Incisioni di Stefano Della Bella, mostra di incisioni di Stefano della Bella, introduzione e catalogo di Anna Forlani Tempesti, Leo S. Olschki editore, Firenze 1973, pp. 5-13;Davidson Reid J. – Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mithology in the Arts 1330-1990, New York – Oxford 1993, p. 964.

Annotazioni redazionali: il gioco, di cui fa parte la nostra carta, si compone di cinquantadue piccole carte con il titolo ‘Jeu / des fables”. Esso fa gruppo con altri tre giochi di carte eseguiti da Stefano della Bella su lastre all’acquaforte, su invenzione del letterato Desmaret de Saint Sorlin e ordinati dal cardinale Mazzarino, che voleva così procurare un divertimento didattico al Delfino. Un gioco era dedicato alla mitologia, uno alla geografia e altri due ai re di Francia e alle regine famose. Come attesta il Jombert Ch. A. (Jombert Ch. A., Essai d’un catalogue de l’oeuvre d’Etienne della Bella, peintre et graveur florentin, Paris 1772): “les quatre jeux sont très amusants et du meilleur tems de cet artiste, ils ont été imaginé par Desmarets, par ordre du Cardinal Mazarin, pour faciliter à Louis XIV enfant l’étude de les differentes sciences ». Esse sono da datare al 1644 e testimoniano la fama che subito Stefano riscosse in Francia. Il libraio parigino, Henry le Gras, le pubblicò subito con grande successo nel 1644; poi Florentin Lambert le pubblicò in volume nel 1664, ancora senza l’indicazione dei semi. Fu Florent le Comte che le pubblicò sempre in volume nel 1698, con il titolo Jeux historiques des Rois de France, Reines renommées, Géographie et Métamorphose,  par M.r J. Desmarests…., gravez par D. (sic) la Bella, a Paris, 1698, aggiungendovi l’indicazione dei semi e il titolo. La carta presa in esame, raffigurante il suicidio di Tisbe alla vista del corpo senza vita di Piramo, reca in margine la scritta: “Pyrame et Thisbé / S’estant donné rendez vous dans un / bois pres d’une fontaine, Thisbé vint la / premiere, et se cacha voyant une Lione / et ayant laissé tomber son voile que la / Lione ensanglanta, Pyrame croyant que / la Lione l’eut devorée, se tua, et elle trou-/vant Pyrame mort se tua aussi ». Più in basso il numero due e un segno di quadri a tratto.

Anna Cola

Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe 

Autore: Stefano Della Bella

Datazione: 1644

Collocazione: Firenze, Uffizi, gabinetto disegni e stampe, n. 102379

Committenza: cardinale Mazzarino

Tipologia: incisione

Tecnica: acquaforte (8,7 x 5,4 cm)

Soggetto principale: Tisbe si uccide alla vista di Piramo morto

Soggetto secondario:

Personaggi: Piramo, Tisbe

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: de Vesme A., Stefano Della Bella, catalogue raisonné with introduction and additions by Phyllis Dearborn Massar, Collectors editions, New York 1971, vol. 1, pp. 105-107; Incisioni di Stefano Della Bella, mostra di incisioni di Stefano della Bella, introduzione e catalogo di Anna Forlani Tempesti, Leo S. Olschki editore, Firenze 1973, pp. 5-13;Davidson Reid J. – Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mithology in the Arts 1330-1990, New York – Oxford 1993, p. 964.

Annotazioni redazionali: il gioco, di cui fa parte la nostra carta, si compone di cinquantadue piccole carte con il titolo ‘Jeu / des fables”. Esso fa gruppo con altri tre giochi di carte eseguiti da Stefano della Bella su lastre all’acquaforte, su invenzione del letterato Desmaret de Saint Sorlin e ordinati dal cardinale Mazzarino, che voleva così procurare un divertimento didattico al Delfino. Un gioco era dedicato alla mitologia, uno alla geografia e altri due ai re di Francia e alle regine famose. Come attesta il Jombert Ch. A. (Jombert Ch. A., Essai d’un catalogue de l’oeuvre d’Etienne della Bella, peintre et graveur florentin, Paris 1772): “les quatre jeux sont très amusants et du meilleur tems de cet artiste, ils ont été imaginé par Desmarets, par ordre du Cardinal Mazarin, pour faciliter à Louis XIV enfant l’étude de les differentes sciences ». Esse sono da datare al 1644 e testimoniano la fama che subito Stefano riscosse in Francia. Il libraio parigino, Henry le Gras, le pubblicò subito con grande successo nel 1644; poi Florentin Lambert le pubblicò in volume nel 1664, ancora senza l’indicazione dei semi. Fu Florent le Comte che le pubblicò sempre in volume nel 1698, con il titolo Jeux historiques des Rois de France, Reines renommées, Géographie et Métamorphose,  par M.r J. Desmarests…., gravez par D. (sic) la Bella, a Paris, 1698, aggiungendovi l’indicazione dei semi e il titolo. La carta presa in esame, raffigurante il suicidio di Tisbe alla vista del corpo senza vita di Piramo, reca in margine la scritta: “Pyrame et Thisbé / S’estant donné rendez vous dans un / bois pres d’une fontaine, Thisbé vint la / premiere, et se cacha voyant une Lione / et ayant laissé tomber son voile que la / Lione ensanglanta, Pyrame croyant que / la Lione l’eut devorée, se tua, et elle trou-/vant Pyrame mort se tua aussi ». Più in basso il numero due e un segno di quadri a tratto.

Anna Cola