52: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Morte dei due amanti Piramo e Tisbe

Autore: Bernard Salomon

Datazione: 1557

Collocazione: La Métamorphose d’Ovide figurée, a Lyon par Ian de Tournes. Avec privilegi du Roy, Lyon, 1557

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: Tisbe, per uccidersi, si lancia sopra la spada di Piramo

Soggetto secondario: in lontananza una leonessa fugge

Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa

Attributi: spada, mantello, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni: Virgil Solis, Morte di Piramo e Tisbe in La Métamorphose d’Ovide figurée par Jean de Tournes, Lyon 1563 (Cfr. scheda opera 54); Pieter van der Borcht, La morte di Piramo e Tisbe, in P. Ovidii Nasonis Metamorphoses, argumentis brevioribus ex Luctatio Grammatico collectis expositae: una cum vivis singularum trasformationum iconibus in aes incisis, Anversa 1591, lib. IV, fab. I (Cfr. scheda opera 58); Metamorphoseon sive transformationum ovidianarum libri quindicem aeneis formis ab Antonio Tempesta Fiorentino incisi, et in pictorum antiquitatisque studiosorum gratiam nunc primum exquisitissimis sumptibus a Petro de Iode anteuerpiano in lucem, Anversa 1606, Libro IV, pl. 32 (Cfr. scheda opera 62)

Immagine: http://etext.virginia.edu/latin/ovid/vasal1557/0065_d2v.html

Bibliografia: Alpers S., The Decoration of Torre de la Parada, IX,Arcade, Brussels 1971, pp. 81-86; Schmitt F. von Mühlenfels,  Pyramus und Thisbe – Rezeptionstypen eines Ovidischen Stoffes in Literatur, Kunst und Musik, Carl Winter Universitätsverlag, Heidelberg 1972, pp. 100-101; Guthmuller B., Mito, poesia, Arte. Saggi sulla tradizione ovidiana del Rinascimento, Bulzoni, Roma 1997, pp. 213-216.

Annotazioni redazionali: le incisioni eseguite da Bernard Salomon per La Métamorphose d’Ovide figurée sono importanti perché servirono da modello a intere generazioni di illustratori di Ovidio. Il testo, pubblicato a Lione nel 1557, rappresenta uno dei più bei libri del Rinascimento francese. L’unità di ogni pagina, composta da immagine e testo, viene messa in risalto da una cornice ornamentale, che racchiude la tripartizione tipica degli emblemi: inscriptio, pictura, subscriptio. La inscriptio consiste nella definizione del soggetto trattato, nel nostro caso “Mort des deus amans Pyrame & Tisbé”. La pictura illustra la scena. Abbiamo l’iconografia classica di Tisbe che si getta sulla spada di Piramo, alzando le braccia in un gesto di disperazione. A terra il corpo esanime di Piramo, con la testa rivolta in alto; sulla sinistra, da un putto cade l’acqua nella fontana mentre in lontananza si vede una leonessa fuggire. Le stelle e la luna danno alla scena un’ambientazione notturna, in una radura boschiva lussureggiante.

Anna Cola