49: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe 

Autore: Heinrich Aldegrever

Datazione: 1553

Collocazione:

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: bulino (11,7 x 7,4 cm)

Soggetto principale: Tisbe sta per uccidersi con la spada di Piramo

Soggetto secondario: in lontananza la leonessa con il velo di Tisbe in bocca

Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa

Attributi: spada (Piramo); velo (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: Koch A. R., Heinrich Aldegrever. The illustrated Bartsch, vol. 8 (parte 3), Abaris Books, New York 1980, p. 189; Mielke U., The New Hollstein. German engravings, etchings and woodcuts 1400-1700. Heinrich Aldegrever, Holm Bevers and Christiane Wiebel, Rotterdam 1998, p. 103;Esther A., Cours d’histoire de la gravure – le nu dans l’estampe, Janvier 2004, nel portale www.ulg.ac.be

Annotazioni redazionali: in primo piano, al centro della composizione, una giovane donna sta in piedi con un pugnale nella sua mano destra, con il quale si appresta a trafiggersi il petto. Ai suoi piedi, un uomo disteso a terra sembra morto. Si vede una ferita all’altezza della pancia; entrambi sono situati a fianco di una fontana. Sul fondo, un paesaggio boscoso occupa la prospettiva a sinistra. Infine, a destra, si vede una leonessa divorare un lembo di stoffa, sul fondo di una città fortificata. Un’iscrizione in alto (a sinistra), ci informa del soggetto: Thisbe, ob mortem pyrami sui proci, se ipsam gladio confodit, mentre in basso a destra, su una tavoletta, troviamo il monogramma dell’artista  (AG) con la data, 1553. Questa iconografia è derivata dalle Metamorfosi d’Ovidio (libro IV, vv.55-166), dove si narra la storia di Piramo e Tisbe. La scena scelta qui da Aldegrever è il momento in cui Tisbe, dopo aver scoperto il corpo di Piramo senza vita, si dà la morte. Questa storia fu poco rappresentata nell’antichità mentre divenne popolare a partire dal Rinascimento. I pittori preferirono generalmente la scena con la morte dei due amanti. Aldegrever non deroga dunque a questa regola ma sceglie di rappresentarli interamente nudi, mostrando ancora una volta la sua attrazione per lo studio dei corpi. Tisbe, i capelli al vento, adotta la posizione delle statue greche e romane: un movimento in chiasmo, la gamba sinistra piegata e il piede arretrato. Aldegrever poi teatralizza la morte di Piramo: la posizione del corpo non è naturale, l’espressione del suo viso è particolarmente forte. Questa incisione può essere messa in confronto con un’incisione su legno del 1528, rappresentante il medesimo soggetto ma questa volta i due giovani sono vestiti (Cfr. scheda opera 38). 

Anna Cola