35: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera:

Autore: Urs Graf

Datazione: 1519

Collocazione: Berna, Kunstmuseum

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: la morte di Piramo e Tisbe

Soggetto secondario: in lontananza una leonessa con il velo in bocca

Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: scena all’aperto

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: His E., Beschreibendes Verzeichnis des Werks von Urs Graf in Jahrbücher für Kunstwissenschaft, 6 Jg., Leipzig 1873, p. 182; Schmitt F. von Mühlenfels, Pyramus und Thisbe – Rezeptionstypen eines Ovidischen Stoffes in Literatur, Kunst und Musik, Carl Winter Universitätsverlag, Heidelberg 1972, pp. 44-46; Koppe K., Kostbare illustrierte Bücher des sechzehnten Jahrhunderts in der Stadtbibliothek Trier, Reichert verlag, Wiesbaden 1995, pp. 61-65.

Annotazioni redazionali: nella rappresentazione su una bordura del titolo di un’opera di Publio Virgilio Marone del 1519, la maldestra rigidità di Tisbe della xilografia del 1510 è superata (Cfr. scheda opera 31). L’intero corpo della fanciulla esprime una drammatica agitazione, l’attimo della pugnalata è colto. Il gruppo di puttini della fontana non è compatibile con il carattere elegiaco dell’opera, dal momento che compaiono, come afferma lo studioso Eduard His (His, 1873, p. 182): “fanciulli che spruzzano e orinano come dispensatori d’acqua” e in minima parte viene dato risalto al contenuto del mago Virgilio canzonato, che infatti è raffigurato in un cesto. Ancora una volta è chiaramente rimasto vivo Virgilio come eredità medievale nel riferimento satirico morale. Ciò che viene rappresentato in alto, a destra, deve essere “la vendetta di Virgilio per ogni oltraggio subito”. L’episodio di Piramo e Tisbe viene raffigurato davanti ad un’alta fontana: la fanciulla, che indossa gli abiti contemporanei, è in piedi, pronta a pugnalarsi; Piramo invece è a terra, supino, con le gambe piegate mentre in lontananza si vede la leonessa, che tiene tra le fauci un lembo del velo che sembra ricongiungersi al vestito di Tisbe. Vicino ai due giovani vi è un Cupido dagli occhi bendati che tende l’arco, a testimonianza del suo potere e al tempo stesso della cecità dell’amore.

Anna Cola