32: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe

Autore: Georg Lemberger (?)

Datazione: 1513

Collocazione:

Committenza:

Tipologia: disegno

Tecnica: penna

Soggetto principale: la morte di Piramo

Soggetto secondario:  

Personaggi: Piramo, Tisbe

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: Schmitt F. von Mühlenfels, Pyramus und Thisbe – Rezeptionstypen eines Ovidischen Stoffes in Literatur, Kunst und Musik, Carl Winter Universitätsverlag, Heidelberg 1972, pp. 103-104; Davidson Reid J. – Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mythology in the Arts, 1300-1990, New York- Oxford 1993, p. 963.

Annotazioni redazionali: Albrecht Altdorfer sceglie il soggetto di Piramo e Tisbe per i suoi disegni. Molto interessante è la copia di un suo disegno (fig.2), che rappresenta un “Compianto di Cristo” dell’anno 1512, nel quale la salma di Cristo giace in una forte contrazione nel seno di sua madre. Maria, venuta meno dal dolore, è sorretta da Giovanni. A mani giunte una donna, sulla destra, si inchina su Gesù morto, un’altra nel mezzo, completa l’armonioso gruppo delle figure. E’ importante il fatto che Altdorfer abbia mutato il soggetto in un altro disegno dello stesso periodo (fig.1), rappresentando un Piramo con le stesse sembianze del Cristo. Tale disegno ci è pervenuto da un’imitazione scrupolosa di un disegno a penna, realizzato da Georg Lemberger nel 1513. Albrecht Altdorfer, accomunando il dolore di Tisbe a quello della Madonna, fa capire quanto considera forte questo sentimento di dolore che prova Tisbe. Al dolore generale, che unisce le figure del “Compianto di Cristo” l’una all’altra, corrisponde il dolore di Tisbe che piangendo si china sull’amato. L’avvenimento umano è posto nella solitudine del bosco di una natura animata, sentita in modo romantico e vivente, come la incontriamo anche nelle altre opere dell’artista, maestro della “scuola del Danubio”.

Anna Cola