31: Piramo e Tisbe

Titolo dell’ opera: Piramo e Tisbe

Autore: Urs Graf

Datazione: 1510

Collocazione: Basel, Öffentliche Kunstsammlung

Committenza:

Tipologia: incisione

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: la morte di Piramo e Tisbe

Soggetto secondario: una leonessa in lontananza

Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa

Attributi: spada, moro, mantello (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: Schmitt F. von Mühlenfels, Pyramus und Thisbe – Rezeptionstypen eines Ovidischen Stoffes in Literatur, Kunst und Musik, Carl Winter Universitätsverlag, Heidelberg 1972, pp. 44-46; Davidson Reid J. – Rohmann C., The Oxford Guide to Classical Mythology in the Arts, 1300-1990, New York- Oxford 1993, p. 963.  

Annotazioni redazionali: in questa xilografia del 1510, Urs Graf rappresenta la morte di Piramo e Tisbe in modo ancora estraneo alla natura del “pathos malinconico” (Schmitt von-Mühlenfels, 1972, pp. 44-46). Non ci sono soltanto le figure di Piramo irrigidito e giacente a terra e di Tisbe ritta in piedi, che si torce le mani, ma anche lo sfondo paesaggistico con il disegno dell’albero del moro, delle montagne e delle nuvole. Essi mostrano la forte imitazione delle prime xilografie di Albrecht Dürer, come il martirio di Santa Caterina. Un sentiero tortuoso dà un senso di profondità e una pietra tombale giudaica mette in evidenza l’epoca e l’origine orientale degli avvenimenti. Soltanto il contadino, seduto sul piano della fontana gotica, mostra di avere in sé già qualcosa delle figure di Graf della piena maturità. In prossimità del bordo della xilografia vediamo il monogramma dell’artista e un cartiglio con sopra il nome del protagonista, pyramus. La scena è ambientata in un paesaggio notturno, con una luna che si specchia nell’acqua della fontana, e insieme a questa troviamo gli altri elementi della storia ovidiana: la pianta del moro, il velo di Tisbe e la leonessa sullo sfondo, a sinistra.

Anna Cola