27: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe

Autore: anonimo

Datazione: 1493

Collocazione: La Bible des poètes, ed.[Antoine Vérard ], Paris [1493], fol.XXV v

Committenza:

Tipologia: incisione 

Tecnica: xilografia

Soggetto principale: Tisbe si uccidealla vista del cadavere di Piramo

Soggetto secondario: in lontananza Tisbe si nasconde alla vista di una leonessa

Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa

Attributi: spada, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti: Loyset Liédet, Piramo e Tisbe, in manoscritto dell’ Epithre d’Othéa di Christine de Pisan, Ms. 9392, Bibliothèque Royale, Brüssel (Cfr. scheda opera 23); Anonimo incisore, Piramo e Tisbe, in Colard Mansion, Ovide Moralisé, Bruges 1484

Derivazioni:

Immagine:

Bibliografia: Panofsky E.,Rinascimento e Rinascenze nell’arte occidentale, Einaudi, Torino 1971, pp. 99-102; Schmitt F. von Mühlenfels,  Pyramus und Thisbe – Rezeptionstypen eines Ovidischen Stoffes in Literatur, Kunst und Musik, Carl Winter Universitätsverlag, Heidelberg 1972, p. 100.

Annotazioni redazionali: questa xilografia, che si basa sull’edizione illustrata di Colard Mansion, appartiene alla Bible des Poètes. Quest’ultima fu stampata a Parigi nel 1493 e divenne la più diffusa versione francese delle Metamorfosi di Ovidio nel Cinquecento. Anche questo testo appartiene a quella tradizione allegorica che interpreta il mito secondo la moralizzazione cristiana. In questa incisione vediamo rappresentata la storia di Piramo e Tisbe in modo narrativo, infatti si compone di due scene: in primo piano, Piramo giace al suolo ormai morto e Tisbe rivolge la spada contro il petto, con entrambe le mani; sullo sfondo si vede nuovamente Piramo, giunto al luogo dell’incontro stabilito presso l’albero del moro. La scena di Piramo sotto l’albero si può considerare un elemento narrativo nuovo, aggiunto alla scena della fuga di Tisbe dal leone che tiene ancora il suo velo in bocca. Il paesaggio è, dal punto di vista iconografico, molto simile a quello presente nell’incisione dell’Ovide Moralisé di Colard Mansion (Cfr. scheda opera 26), invece si differenzia per lo stile più morbido rispetto a quello spigoloso e tratteggiato dell’altro. Anche qui, come nella precedente xilografia di Colard Mansion, viene sottolineata sia l’azione che l’elemento narrativo mentre il “sentimento”, cioè la sofferenza degli innamorati, non è considerata essenziale.

Anna Cola