Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe
Autore:
Datazione: I secolo d. C. - III stile tardivo
Collocazione: Pompei, Casa di Lucrezio Frontone V, 4, 11, triclinio a destra del giardino
Committenza:
Tipologia: dipinto
Tecnica: affresco
Soggetto principale: la morte di Piramo e Tisbe
Soggetto secondario: in lontananza una leonessa fugge
Personaggi: Piramo, Tisbe, leonessa
Attributi: spada, mantello, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)
Contesto: paesaggio boschivo
Precedenti:
Derivazioni:
Immagine: Baldassarre I., Piramo e Thisbe: dal mito all’immagine in L’art décoratiƒ à Rome (1981), p. 348, fig. 2.
Bibliografia: Schefold K., Pompejanische Malerei: Sinn und Ideengeschichte, Basel 1952, pp. 86, 192; Baldassarre I., Piramo e Thisbe: dal mito all’immagine in L’art décoratiƒ à Rome (1981), p.341; Knox P. E., Pyramus and Thisbe in Cyprus in Harvard Studies in Classical Philology, vol. 92, Harvard University Press, Cambridge 1989, p. 325, fig. 2; Pompei. Pitture e Mosaici, vol. III, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 1991, pp. 966-968, 1028-1029, fig. 115a-b; Linant de Bellefonds P., in “Lexicon Iconographicum Mythologiae classicae, Artemis, vol. VII/1, Zurigo-Monaco 1994, pp. 606-607, fig. 19.
Annotazioni redazionali: il soggetto di questa pittura murale rappresenta la morte di Piramo e Tisbe. Piramo, ferito al petto, è disteso verso il lato sinistro, ai piedi di un albero, con il corpo per metà nudo, il mantello gonfiato sulla schiena. Tisbe lo copre con il suo corpo mentre si getta sulla punta della spada. A sinistra vediamo una struttura architettonica verticale mentre sulla destra in alto si vede una leonessa fuggire. Benché il soggetto sia il suicidio dei due amanti, parecchi dettagli si riferiscono alla versione ovidiana del mito: la tomba del re Nino, il gelso, la leonessa; anche il modo con cui Tisbe si dà la morte gettandosi sulla punta della spada è conforme al testo di Ovidio. L’ambiente dell’appuntamento è precisato da una torre che può alludere sia ad un particolare delle mura che ad un monumento funerario Baldassarre Ida, 1981, p. 341). La qualità esecutiva anche qui, come nella precedente pittura (Cfr. scheda opera 01), ora al Museo di Napoli, è di qualità mediocre.
Anna Cola