01: Piramo e Tisbe

Titolo dell’opera: Piramo e Tisbe 

Autore:

Datazione: I secolo d. C. - III stile

Collocazione: Napoli, Museo Nazionale, inv. n. 111483, proveniente dalla casa di Pompei IX 5, 14, parete sud del triclinio

Committenza:

Tipologia: dipinto

Tecnica: affresco

Soggetto principale: la morte di Piramo e Tisbe

Soggetto secondario:

Personaggi: Piramo, Tisbe

Attributi: spada, mantello, moro (Piramo); velo, moro (Tisbe)

Contesto: paesaggio boschivo

Precedenti:

Derivazioni:

Immagine: Baldassarre I., Piramo  e Thisbe: dal mito all’immagine in L’art décoratiƒ à Rome (1981), p. 348, fig. 1.

Bibliografia: Schefold K., Pompejanische Malerei: Sinn und Ideengeschichte, Basel 1952, pp. 86, 187; Baldassarre I., Piramo e Thisbe: dal mito all’immagine in L’art décoratiƒ à Rome (1981), pp.340-341; Linant de Bellefonds P., in “Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae” (LIMC) Pyramos et Thisbe, Artemis, Zurigo-Monaco 1994, Vol. VII/1, p. 606.

Annotazioni redazionali: questa pittura murale, ora al museo di Napoli, fa parte di una serie di pitture pompeiane su pareti di terzo stile finale e di quarto stile, che dipendono tutte, con varianti, da un unico archetipo di poco precedente. La studiosa Ida Baldassarre (Baldassarre, 1981, pp. 340-341) asserisce che questo prototipo poteva essere stato creato per delle ville di facoltosi romani, le quali venivano spesso imitate dalle ville pompeiane. L’affresco rappresenta l’epilogo della storia tragica di Piramo e Tisbe, mantenendosi fedele alla tradizione ovidiana. In questa pittura il sepolcro di Nino va identificato con la colonna sullo sfondo, con in cima un vaso di marmo; sulla destra, vicino ai due giovani, l’albero del moro. Piramo è disteso in primo piano, con il corpo già irrigidito dalla morte e con il fodero della spada vuoto, ben visibile accanto a lui. La disperata Tisbe, seminuda, con la figura sottolineata dalla curva del manto, poggia il petto sulla punta della spada. La pittura è di bassa qualità esecutiva; dal punto di vista stilistico l’effetto drammatico risiede nel contrasto tra l’orizzontale del corpo disteso di Piramo e la verticale di quello di Tisbe.

Anna Cola