18: Perseo e Medusa

Titolo: Perseo

Autore: Benvenuto Cellini

Datazione: 1545-1554

Collocazione: Firenze, Museo Nazionale del Bargello

Committenza: Cosimo I

Tipologia: scultura

Tecnica: bronzo (altezza 75 cm)

Soggetto principale: Perseo mostra, dopo averla decapitata, la testa di Medusa

Soggetto secondario:

Personaggi: Perseo, Medusa

Attributi: calzari alati, elmo alato, spada (Perseo); capelli sotto forma di serpenti (Medusa)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni: scultura in bronzo

Immagini:

Bibliografia: Vasari, Le Vite…, 1568; Cellini, Vita di Benvenuto Cellini scritta da lui medesimo; Bocchi-Cinelli, Bellezze di Firenze, 1677; Supino, L’arte di Benvenuto Cellini, Firenze 1901; Henry Focillon, Benvenuto Cellini, Parigi 1911; Castelfranco Giorgio, Il Perseo da vicino, in “Emporium” 1937; Ettore Camesasca, Tutta l’opera del Cellini, Rizzoli Editore, Milano 1955; Somigli Guglielmo, Notizie storiche sulla fusione del Perseo, Associazione Italiana Metallurgia, Milano 1958; J. Pope-Hennessy, Il Cinquecento e il Barocco, 1966; Cesare Brandi, Cellini scultore, in “Atti dell’Accademia dei Lincei” n.177, 1972; Bruno Bearzi, Benvenuto Cellini ed il Perseo, in “Atti dell’Accademia dei Lincei” n.177, 1972; L’opera completa di Benvenuto Cellini: presentazione di Charles Avery, apparati critici e filologici a cura di Susanna Barbaglia, Rizzoli Editore, Milano 1981; Camesasca Ettore, Il Perseo da chamera, Libri e Documenti XI, 1985

Annotazioni redazionali: Mai menzionato da Cellini nei suoi scritti, né dalle fonti contemporanee, secondo il Plon (1883) fu forse eseguito per la duchessa Eleonora, moglie di Cosimo I, che voleva per sé le figurine in bronzo della base del Perseo. Per il Camesasca (1955), invece, è forse la prova per il getto della statua definitiva; entrambe le ipotesi potrebbero essere vere, visto che le dorature qua e là, l’accuratezza di esecuzione e la funzione di fontana da tavolo per il vino, che per un po’ di tempo ha assunto, fanno di tale opera un discorso concluso. È qui introdotto il cuscino, presente poi nell’opera monumentale, motivo che Cellini riprende dalla Giuditta e Oloferne di Donatello, anche se è più piccolo e più gonfio rispetto a quello donatelliano. La posa di Perseo è cambiata rispetto al primo bozzetto: la testa di Medusa ci è presentata frontalmente; il ginocchio piegato di Perseo forma un angolo più netto, e lo stesso Perseo, come sottolinea Venturi, pare che avanzi orgoglioso della vittoria. Elemento nuovo sono i fiotti di sangue che pendono dal capo di Medusa, assenti nel precedente modello. Non regge tuttavia il confronto con il modello in cera: il volto è meno espressivo, quasi assente, e il corpo quasi trova difficoltà in una posa (Cfr. scheda opera  17).

Valentina Granati