
Titolo dell’opera: Perseo con la testa di Medusa
Autore:
Datazione: I secolo d.C. ca.
Collocazione: Castellammare di Stabia, Antiquarium
Committenza:
Tipologia: dipinto parietale
Tecnica: affresco, IV stile pompeiano
Soggetto principale: Perseo alza con una mano la testa di Medusa
Soggetto secondario:
Personaggi: Perseo, Medusa
Attributi: petaso, calzari alati, spada, mantello, testa di Medusa (Perseo)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3a/Pompejanischer_Maler_des_1._Jahrhunderts
Bibliografia: Barbet A., Miniero P. (a cura di), La Villa di San Marco a Stabia, Napoli-Roma-Pompei 1999
Annotazioni redazionali: L’affresco proviene da una delle dietae, che si aprono sul giardino della Villa di San Marco presso Stabiae. Il nucleo più antico, di età augustea, fu ampliato forse da un liberto, un certo Narcissus, durante l’impero di Claudio, così come risulta dai bolli laterizi. Concepita come villa di otium, essa era dotata di zona termale, ninfeo, piscina e peristili ed era decorata secondo l’ultima pittura in voga: il quarto stile. La drammaticità, specie nella testa mozzata della Gorgone, è difatti bandita, inoltre le figure hanno maggiore disegno plastico. Anche Medusa perde l’aspetto orripilante e deforme (Cfr. scheda opera 02, scheda opera 03, scheda opera 06), acquisendo connotazioni umane, se non addirittura adolescenziali, come d’altronde Perseo, che sconta però un profilo più tozzo. Egli erge il capo della rivale, che ha gli occhi ancora aperti e la bocca socchiusa come se fosse sorpresa, a mo’ di trofeo: un’iconografia, priva di qualsiasi spunto narrativo, che trova riscontro anche nei dipinti delle dietae adiacenti (Ifigenia come sacerdotessa che regge la statua arcaica di Atena ed una fiaccola, un’offerente, una musa di spalle con la lira, una figura ignuda, una donna che scopre una pisside, un giovane disteso su un triclinio). Sulla simbologia della vittoria di Perseo su Medusa (Cfr. scheda opera 02).
Lorenzo Riccardi