
Titolo dell’opera: Perseo e Medusa
Autore: Pittore di Pan (Beazley)
Datazione: 460 a.C. ca.
Collocazione: London, British Museum (proveniente da Capua)
Committenza:
Tipologia: vaso attico (Hydria)
Tecnica: figure rosse
Soggetto principale: Perseo scappa con la testa di Medusa nella kibisis
Soggetto secondario: lo segue Atena; a terra la Gorgone decapitata
Personaggi: Atena, Perseo, Medusa
Attributi: petaso, calzari alati, kibisis con testa di Medusa, falcetto (Perseo); ali (Medusa); lancia, elmo, ègida (Atena)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Immagini: http://www.theoi.com/image/P23.7Medousa.jpg
Bibliografia: Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, VII, I, p. 342; Rainer M., Facing Down Medusa (An ætiology of the gaze), in “Art History”, vol. 25, n. 5, Novembre 2002, pp. 571-204
Annotazioni redazionali: Sul vaso, proveniente da Capua, è raffigurato il momento successivo alla decapitazione di Medusa: Perseo fugge, seguito da Atena, con la testa della Gorgone nella kibisis. Quest’ultima, pur privata del capo, è ancora pervasa di vita. Sebbene accasciata al suolo, infatti, sorregge il busto sugli arti superiori, mentre ben spiegate si stagliano le lunghe ali: la posa è liberamente ispirata al vinto in battaglia, comunque onorato, caro alle iconografie di lotte e guerre. Inoltre Medusa, al centro della scena quasi a dividere simmetricamente le altre due figure, costituisce l’ancora, il contrappeso stabile all’accelerazione impressa da Perseo e Atena, che infatti si muovono con passi lunghi e felpati, probabilmente attestanti una corsa. Da destra avanza la dea decisa a superare la Gorgone, non rinunciando all’elegante gesto di alzarsi la veste per non incespicare; dall’altra parte Perseo, che, compiuto il delitto può finalmente guardarsi indietro, là dove il corpo acefalo di Medusa ormai non potrà più pietrificare nessuno.
Lorenzo Riccardi