05: Perseo e Medusa

Titolo dell’opera: Perseo e Medusa

Autore:

Datazione: 520-510 a.C.

Collocazione: Palermo, Museo Archeologico Regionale "Antonio Salinas", proveniente da Selinunte, tempio C

Committenza:

Tipologia: rilievo

Tecnica: calcare

Soggetto principale: Perseo decapita Medusa

Soggetto secondario:  Atene, Pegaso o Crisaore

Personaggi: Perseo, Medusa, Atene, Pegaso o Crisaore

Attributi: spada, calzari alati (Perseo); Pegaso o Crisaore (Medusa)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.sullacrestadellonda.it/mitologia/images/gorgone.jpg

Bibliografia: Giuliano A., ad vocem “Gorgone”, in Enciclopedia dell’arte antica, III, Roma 1960, pp. 982-985; Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, VII, I, p. 339; Becatti G.,L’Arte dell’età classica, Sansoni, Firenze 2003 (prima edizione 1965), pp. 100, 102

Annotazioni redazionali: La metopa, opera di artisti autoctoni,apparteneva alla decorazione del tempio C di Selinunte, sacro ad Apollo. Medusa, almeno stando ai frammenti rinvenuti nel 1823 e ricomposti a Palermo, campeggiava anche nel frontone dell’edificio sacro, fatto non raro considerando l’illustre precedente del Tempio di Artemide di Corfù (590 a.C. ca.); però, mentre a Corfù l’iconografia corinzia di Medusa è stata pienamente rispettata (Cfr. scheda opera 02), nel frontone del tempio di Selinunte si limitava al solo volto/maschera. La metopa rispetto al frontone, privo di qualsiasi spunto narrativo, rappresenta Perseo, che, scortato da Atena, sta per decapitare Medusa. Mentre la divinità e l’eroe hanno tratti umani, Medusa risponde completamente al modello corinzio, che in Sicilia trova una celebre attestazione nella terracotta siracusana di circa mezzo secolo anteriore (Cfr.scheda opera 02): è raffigurata con la bocca slargata e la lingua sul mento, mentre tiene Pegaso o Crisaore sotto il braccio destro e corre in ginocchio. L’artista, comprimendo le tre figure entro un perimetro rettangolare, ha composto un corrispettivo plastico alle pitture della coeva ceramica dipinta, che probabilmente ne costituisce il modello di riferimento più diretto.

Lorenzo Riccardi