04: Perseo e Medusa

Titolo dell’opera: Perseo riceve l’equipaggiamento

Autore:

Datazione: 520 a.C. ca.

Collocazione: Londra, British Museum (proveniente da Cerveteri)

Committenza:

Tipologia: vaso calcidico

Tecnica: hydria a figure nere

Soggetto principale: Perseo riceve l’equipaggiamento dalle Ninfe per affrontare la Gorgone

Soggetto secondario: Atena

Personaggi: Perseo, tre Ninfe, Atena

Attributi: clamide, spada, calzari alati, petaso, kibisis (Perseo)

Contesto:

Precedenti:

Derivazioni:

Immagini: http://www.uark.edu/campus-resources/achilles/graphics/hesiod%20perseus2.gif

Bibliografia: Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, VII, I, p. 338

Annotazioni redazionali: Sulla pancia è raffigurato Perseo, che, accompagnato da Atena, riceve in dono dalle Ninfe del mare quanto necessario per affrontare e vincere Medusa. Queste ultime, sulla sinistra, avanzano come in una teoria portando in mano tre doni: la kibisis, il petaso e i calzari alati. Perseo, già munito di spada, fa atto, aprendo le braccia, di ricevere questi doni. L’episodio non ricordato da Ovidio è però menzionato nei dettagli da Apollodoro (Medfc15). Egli racconta che Perseo, scortato da Atena e Hermes, raggiunse le Graie, le bruttissime sorelle di Medusa, vecchie fin dalla nascita: esse “avevano un solo occhio e un solo dente in tre, e se li scambiavano a turno l'uno con l'altra” (v. anche Medfc03). Sottrattoli dente e occhio, le ricattò con l’indicazione della via che portava alle Ninfe del mare, da cui l’eroe avrebbe ricevuto gli altri oggetti necessari per uccidere la Gorgone. L’assenza di Hermes in tale immagine può essere spiegata, oltre che per ragioni tecniche, dalla presenza del rispettivo dono: in Apollodoro una falce metallica, qui una semplice spada, già ben assicurata al corpo. Altre fonti, però, attribuiscono l’equipaggiamento a diverse divinità: Igino (Medfc25), ad esempio, riferisce a Hermes il petaso, i talaria (calzari alati) e il galea (elmo), e a Vulcano la falce di metallo; invece Lucano (Medfc21) riferisce le ali parrasie ad Apollo e la roncola cilliena, già macchiata del sangue di Argo, a Hermes. Altri ancora escludono, dal novero degli aiutanti, le Ninfe: di conseguenza, quest’opera, insieme a poche altre, unita alla fonte letteraria di Apollodoro, sono le uniche testimonianze, almeno in questa versione, della prima fase del mito.

Lorenzo Riccardi