
Titolo dell’opera: Perseo e Medusa
Autore:
Datazione: 670 a.C. ca.
Collocazione: Parigi, Museo del Louvre
Committenza:
Tipologia: rilievo del collo d’anfora
Tecnica: terracotta con decorazioni stampate e incise
Soggetto principale: Perseo decapita Medusa
Soggetto secondario:
Personaggi: Perseo, Medusa
Attributi: kibisis, spada, petaso, calzari alati (Perseo); corpo animale (Medusa)
Contesto:
Precedenti:
Derivazioni:
Bibliografia: Becatti G.,L’Arte dell’età classica, Sansoni, Firenze 1965 (edizione di riferimento 2003); Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Verlag, Zurigo-Monaco 1986, V, I, p. 312
Annotazioni redazionali: Il rilievo, una delle più antiche attestazioni figurate del mito, proviene da Tebe in Beozia e risente di influssi cicladici, specie nella sottigliezza e nello slancio delle figure, che conservano una certa geometria delle membra unita a un appiattimento per piani paralleli. L’artista ha scelto l’apice del racconto, trasponendolo senza tensione emotiva, assente anche in Medusa; questa, pur acquistando maggiore deformazione nel corpo animale (insolita la contaminazione con l’iconografia del centauro), appare meno mostruosa soprattutto nella maschera, priva di attributi e alterazioni particolari (Cfr. scheda opera 02). Perseo è equipaggiato dei doni ricevuti prima di partire per l’impresa (Cfr. scheda opera 04): una lunga spada in luogo del falcetto citato dalle fonti, petaso, calzari alati e a tracolla una kibisis piuttosto piccola per contenere la testa di Medusa, che l’eroe agguanta per una treccia, calibrando il colpo già pronto sulla gola. Se la Gorgone è raffigurata frontalmente, così come conviene all’iconografia corinzia (Cfr. scheda opera 02), Perseo distoglie gli occhi dalla sua vittima, volgendo la testa lateralmente per non essere pietrificato. In alto a destra un piccolo geco.
Lorenzo Riccardi